Malati di dipendenza affettiva: il convegno all’Ospedale Manzoni

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L’incontro martedì sera nell’Aula Magna

“Un legame disfunzionale sempre più alla base di sofferenze psicologiche”

LECCO – Un’occasione speciale per riflettere insieme su un tema delicato e spesso invisibile, ma che tocca profondamente la vita di molte persone: la dipendenza affettiva.

Ieri sera, martedì, all’Ospedale Manzoni di Lecco si è svolto un convegno aperto al pubblico dedicato a questa forma di dipendenza. Attraverso le parole di esperti e le testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza sulla propria pelle si è cercato di esplorare le cause di questa forma di legame disfunzionale e gli strumenti concreti per affrontarla e superarla. Un momento di ascolto, condivisione e consapevolezza, pensato per accendere una luce su una realtà emotiva complessa, con l’obiettivo di offrire comprensione e sostegno a chi ne ha bisogno.

Tra i relatori Luciarosa Olivadoti, referente Bollini Onda e violenza di genere ASST Lecco ha aggiunto, il direttore della Psicologia Clinica Vittorio Rigamonti e la psicologa e psicoterapeuta Chiara Calabrese. Il convegno si è aperto con i saluti del Direttore Generale di Asst Lecco, Marco Trivelli, che ha ringraziato per la sensibilità verso un tema emotivo, che interessa sempre più persone.

“In ambito di contrasto alla violenza di genere è di fondamentale importanza la prevenzione – ha commentato Olivadoti – È indispensabile formare e informare i cittadini, ed in particolare i giovani, sui nuovi ed emergenti fenomeni relativi alla violenza psicologica che colpiscono la persona nella sua sfera più intima e personale. L’ASST di Lecco offre un approccio integrato e multidisciplinare nella gestione di queste problematiche al fine di prevenire e contrastare questo fenomeno”.

La psicologa e psicoterapeuta Calabrese: “Quello della dipendenza affettiva è un tema che, come terapeuti, abbiamo riscontrato alla base di molte sofferenze psicologiche, relazionali e persino somatiche, attraverso sintomi che vanno a modificare l’equilibrio fondamentale della salute, integrazione imprescindibile di mente e corpo. Fornire una maggiore consapevolezza, ma anche solo trasmettere la possibilità di parlarne, è alla base della nascita di una domanda di cura perché non è scontato accorgersi di non essere troppo innamorati, ma piuttosto malati di dipendenza affettiva”.

Vittorio Rigamonti, responsabile f.f. Psicologia Clinica Asst Lecco, ha ricordato il lavoro sui CUAV, i centri per Uomini Autori di Violenza: “Centri pensati affinché la violenza maschile contro le donne venga affrontata attraverso un approccio globale che includa programmi per il recupero di uomini maltrattanti. La tutela delle donne deve essere attuata anche attraverso interventi di contrasto alla recidiva, rieducazione dell’autore del reato ma anche, più in generale, attraverso azioni che operino un cambiamento culturale relativo ai modelli dominanti di mascolinità”.

Presenti anche al convegno: Patrizia Tonsi, Ronzinante Teatro, Beppe Colella, Ronzinante Teatro, Mariapia Martinelli, psicologa e psicoterapeuta e Rossana Regazzoni, psicologa e psicoterapeuta.