Diciannove studenti sul ‘campo’ per studiare il dissesto idrogeologico
I due luoghi di smottamento presi in esame per imparare a gestire emergenze e definire le soglie d’allarme frane
LECCO/CORTENOVA – Sopralluogo alle frane di Bindo e Rossiga, nel Comune di Cortenova, per diciannove studenti del Politecnico di Lecco. I corsisti, frequentanti la laurea in Ingegneria Civile per la Mitigazione del Rischio, sono andati sul ‘campo’ per una visita tecnica agli smottamenti, accompagnati dai volontari della Protezione Civile, dallโing. Monica Cameroni, dirigente responsabile P.C. del Comune di Lecco e dallโex sindaco di Cortenova Luigi Melesi.
Un’esperienza che รจ andata a consolidare il sodalizio tra Polo di Lecco e Protezione Civile, ma anche la collaborazione tra l’universitร e il territorio, esposto a un rischio idrogeologico elevato a causa di eventi meteorologici sempre piรน intensi che impattano su montagne e corsi dโacqua. In particolare il luogo del dissesto, studiato nell’ambito dell’insegnamento Tecniche di Monitoraggio del Dissesto Idrogeologico condotto dalle prof.sse Laura Longoni e Cristiana Achille, รจ costituito da un accumulo di paleofrana di circa 40.000.000 metri cubi, che si รจ riattivato nel dicembre 2002 in seguito a eventi meteorici eccezionali.
Le frane hanno interessato due diverse localitร : la prima nellโarea della frazione di Bindo, mobilizzando un volume di oltre 1.100.000 m3, ha distrutto completamente diverse abitazioni e fabbriche e ha invaso la provinciale; lโaltra, nella vicina Val Rossiga, ha prodotto quattro colate detritiche per complessivi 200.000 m3, che hanno dilagato nellโalveo torrentizio e danneggiato alcune attivitร .
Gli esperti hanno mostrato, oltre ai lavori di sistemazione dei versanti e regimazione delle acque, il posizionamento, il funzionamento e la manutenzione di una rete di monitoraggio installata con finalitร di allarmistica, basata su misure inclinometriche, piezometriche, distometriche e topografiche che ha riguardato sia lโarea di Bindo che la Valle Rossiga.
Grande soddisfazione รจ stata espressa dagli studenti rispetto all’iniziativa didattica: grazie a essa hanno potuto osservare personalmente le soluzioni adottate nelle diverse tipologie di dissesto, a partire dalla gestione dellโemergenza fino alla definizione delle soglie di allarme attraverso sofisticati sistemi di monitoraggio.