Presentato a Palazzo delle Paure il progetto “Come l’Okapi”
Grazie all’iniziativa un’opera di street art sarà realizzata nel sottopasso pedonale sul lungolago
LECCO – Presentato a Lecco, a Palazzo delle Paure, il progetto “Come l’Okapi” proposto da Ong, enti pubblici, realtà del terzo settore e associazioni di migranti.
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Cos’è l’Okapi?
“Tutto è nato dal libro ‘E tu chi sei? L’Okapi’ di Dino Ticli – ha detto Manuela Pursumal del Coordinamento Settore Scuola, Associazione Coe -. L’Okapi è un misterioso animale della Repubblica Democratica del Congo, una sorta di incrocio tra una zebra, una giraffa e un cavallo. L’abbiamo preso come simbolo di armonica coesistenza tra diverse culture”.
Un progetto a livello lombardo
Il capofila è il Celim e il progetto è attivo su tutto il territorio lombardo, per quanto riguarda il lecchese è coordinato dall’Associazione Coe col supporto del comune di Lecco.
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Il progetto, avviato nell’anno scolastico 2018/2019 in tutte le 12 province lombarde, coinvolge circa 17.600 ragazze e ragazzi tra i 6 e i 25 anni e 1.050 educatori e insegnanti delle scuole e dei centri di aggregazione.
Le scuole lecchesi coinvolte
A Lecco sono coinvolte diverse classi: per il comprensivo Lecco1 partecipano 14 classi delle elementari e 6 delle medie; per Lecco2 2 classi delle elementari e 9 delle medie; per Lecco3 7 classi delle medie. A queste si aggiungono gli istituti superiori: una classe del Bertacchi e una del Manzoni.
Gli obbiettivi del progetto “Come l’Okapi”
“L’obbiettivo è entrare nelle scuole, non in modalità spot, con il tema delle differenze interculturali attraverso un percorso che deve far conoscere agli studenti caratteristiche culturali di altri paesi – ha detto Pursumal -. Poi, con il comune e le associazioni del territorio, vogliamo promuovere una rete locale sul tema dell’inclusione. E ciò si concretizzerà anche attraverso alcuni eventi”.
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L’assessore alla cultura Piazza
L’assessore alla Cultura Simona Piazza ha svelato la realizzazione, attraverso il progetto “Avere cura del bene comune”, di un’opera di street art: “Il tema per il 2019 è integrazione, accoglienza e uno sguardo sull’altro – ha detto -. Il progetto ‘Come l’Okapi’ guarda all’inclusione e noi cerchiamo di integrare i desideri dei giovani con i bisogni della città”.
Grazie al Servizio Giovani e ad alcuni artisti, il sottopasso che porta sul lungolago nei pressi di via Sauro sarà arricchito con un’opera di street art: “Un sottopasso che simbolicamente unisce la città al lago – ha detto Simona Piazza -. Ora i ragazzi dell’Espe lo stanno riqualificando per permettere ad altri ragazzi di realizzare un progetto artistico”.
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L’assessore all’istruzione Fusi
L’assessore all’istruzione Clara Fusi ha sottolineato il valore della diversità: “In una società che cerca di omologarci, è importante riscoprire che siamo diversi e che la diversità che ci divide in realtà ci unisce e ci arricchisce. Solo vivendo di relazioni possiamo dare ai ragazzi un mondo migliore”.
La presentazione si è conclusa con la proiezione del cortometraggio “A Place for Myself (Un posto per me)” di Marie Clémentine Dusabejambo (Ruanda, 2016 – 21′).