Protezione Civile Ana in festa, al Maestro Giuseppe Scaioli il premio “Alpino dell’anno”

Tempo di lettura: 6 minuti
Da sinistra: Luca Ripamonti, il Maestro Giuseppe Scaioli, Emiliano Invernizzi e Alessandra Hofmann

La cerimonia si è svolta domenica mattina presso il centro operativo di Sala al Barro

Presentata l’attività del 2023: “Un grazie alla grande famiglia dei volontari”

GALBIATE – Quindici squadre per 432 volontari attivi sul territorio lecchese, tre squadre specialistiche che operano anche a livello nazionale e altre tre squadre speciali di livello sezionale. Sono i numeri dell’Unità di Protezione civile “Sandro Merlini” della Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini, coordinata dal consigliere sezionale Cristian Mornico: Unità che negli ultimi mesi è stata chiamata ad intervenire più volte nella nostra provincia così come nella Romagna alluvionata piuttosto che nella Sardegna dei roghi estivi o nel Milanese colpito dal maltempo.

Il bilancio dell’attività della Sezione e i progetti futuri sono stati presentati questa mattina, domenica 1 ottobre, presso il centro operativo sezionale a Sala al Barro (Galbiate), nell’ambito della tradizionale festa della Protezione Civile.

La giornata è iniziata alle 9.30 con l’ammassamento e l’adunata dei mezzi, quindi si è tenuta la Santa Messa celebrata da Padre Luciano. Erano presenti i volontari, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e diversi rappresentanti delle istituzioni locali.

Dopo la messa il coordinatore Mornico ha presentato il bilancio di attività della sezione: “E’ stato un anno particolare per la nostra unità – ha detto rivolgendosi ai suoi volontari – a partire dal cambio di coordinatore e con l’occasione saluto e ringrazio chi mi ha precedutto, Giuseppe Dajielli. Vi sono stati chiesti molti cambiamenti dati dalle numerose richieste di attività e per stare al passo con i tempi si è deciso di attuare una riorganizzazione generale in tutti i ruoli, ancora in atto. Abbiamo iniziato organizzando la nostra unità in 5 zone così da rendere le comunicazioni e le attivazioni più veloci, utilizzando la suddivisione già esistente della sezione, le zone sono: Lecco e circondario, lago, Valsassina, alta Brianza e bassa Brianza e mettendo ad ogni zona un referente. Con i capi squadra territoriali si è iniziato, attraverso diversi incontri molto costruttivi, ad operare sulle loro squadre, fino ad oggi il lavoro ha portato alla nascita di squadre ma anche alla fusione di altre, così da renderle più operative sul territorio”.

Passando ai numeri, sono state oltre 1.300 le giornate uomo svolte dalle squadre territoriali e pronto intervento, che hanno compreso anche 2 turni per emergenza in Emilia Romagna e 2 turni emergenza a Milano, più le diverse emergenze sul territorio provinciale e le attività di prevenzione sul territorio.

Mornico ha ricordato il buon rapporto instaurato con gli enti pubblici in particolare con la provincia di Lecco: “Questo ci ha permesso di riavere il mezzo pesante con la gru, mezzo che già era in nostro comodato ma che per diversi motivi era stato restituito, oggi le condizioni ci hanno permesso di riaverlo e di poterlo riutilizzare. Sempre con la Provincia si è portato avanti il progetto del trattore, un progetto iniziato qualche anno fa e che entro fine anno porterà i suoi risultati con l’arrivo di cippatrice e carrello. Per ultimi, ricordo la creazione di una nuova squadra che io preferisco chiamare gruppo di lavoro, creato per affiancare il coordinamento e la commissione di protezione civile – ha fatto sapere Mornico – il suo compito sarà quello di vagliare e organizzare i corsi, sia voluti dalla sezione sia quelli che arriveranno dalle diverse zone”.

In chiusura di relazione il coordinatore ha voluto ringraziare tutti i volontari e i loro familiari: “Senza il loro supporto, la loro pazienza non potremmo fare con serenità le nostre attività”.

Sono poi intervenuti per portare i loro saluti il deputato europeo Pietro Fiocchi, il responsabile della Protezione Civile della Provincia di Lecco Fabio Valsecchi e la presidente Hofmann: “Grazie perché anche se siete dei volontari affrontate l’emergenza con professionalità e competenza – ha detto – durante la messa è stata letta la preghiera dell’Alpino, credo rispecchi perfettamente quanto fate oggi: portate avanti l’amore per il nostro territorio e i cittadini che lo abitano. Continuiamo insieme su questa strada, Alpini e istituzioni. Vi ringraziamo ma le parole non bastano, bisogna anche essere presenti con fatti concreti”.

E’ stato poi il presidente della sezione di Lecco Emiliano Invernizzi a prendere la parola: “Riparto dalle parole di Padre Luciano, che ringrazio per essere stato con noi oggi, perché continuano a ricordare i nostri principi e i nostri obiettivi. La riorganizzazione avviata deve continuare, è un lavoro che non smetterà mai, ringrazio il Coordinatore e tutti voi per il lavoro che svolgete. La Protezione Civile Ana di Lecco è una grande realtà e siamo fieri di questo – ha detto – vi annuncio che il prossimo anno la nostra sede è stata scelta per ospitare il campionato nazionale di ricerca con unità cinofila che si sta svolgendo in questi giorni nelle Marche, un grande onore”.

Invernizzi ha poi premiato con attestato i volontari della Protezione Civile Ana in ‘pensione’: “Il regolamento prevede che compiuti gli 80 anni i nostri volontari debbano lasciare l’attività, io so che in realtà vanno avanti ad aiutarci da dietro le quinte e per questo li ringraziamo” ha dichiarato, prima di chiamare Gesuina Cariboni, Enrico Alippi e Bernardo Paroli, premiati dalla presidente Hofmann e dal Maestro Giuseppe Scaioli.

E proprio al Maestro Scaioli è stato consegnato il ‘Premio Raffaele Ripamonti’, istituito da decenni per premiare l’Alpino dell’anno: “Si tratta di un riconoscimento a cui teniamo molto, rivolto a chi si è distinto in tutta la sua carriera- ha ricordato Invernizzi – quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo a chi si è impegnato sin dagli anni ’50, non in attività di Protezione Civile ma nella musica. Un grande grazie al Maestro Scaioli per ciò che ha fatto e per ciò che continuerà a fare”.

Emozionatissimo e circondato dal suo Coro Grigna, il Maestro ha ritirato la pergamena: “Sono davvero meravigliato – ha detto – mio figlio dice sempre che vedo l’erba crescere, nel senso che prevedo le cose, ma questa proprio non me l’aspettavo. Scherzi a parte, sono grato di questo riconoscimento, per me il dono più grande è interpretare la musica e donarla a tutti quanti. Quindi, grazie di cuore” ha concluso, per poi dirigere il Coro. La festa si è conclusa con un rinfresco finale.

GALLERIA FOTOGRAFICA