Il nuovo bando FESR finanzierà laboratori, simulatori e tecnologie per favorire la collaborazione tra università e imprese lombarde
MILANO – Un investimento da 50 milioni di euro per avvicinare il mondo della ricerca alle esigenze delle imprese lombarde, soprattutto piccole e medie. Regione Lombardia ha approvato i criteri del nuovo bando “Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico”, che sarà pubblicato entro giugno. L’obiettivo è chiaro: selezionare e finanziare le migliori infrastrutture di ricerca che saranno proposte dagli atenei lombardi, pubblici e privati, con l’obiettivo di creare un ponte strutturale e funzionale tra ricerca accademica e sistema imprenditoriale.
La misura rientra nel programma regionale FESR 2021-2027, in particolare nell’azione 1.1.2 dedicata al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e le imprese lombarde. È la prima iniziativa regionale rivolta esclusivamente agli atenei, finanziata con risorse europee, e nasce da un percorso di ascolto promosso dalla Direzione Generale “Università Ricerca Innovazione” della Regione. Il percorso ha preso avvio con il “Tour Atenei”, iniziativa che ha visto l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, incontrare i rappresentanti degli atenei per raccogliere esigenze e proposte concrete. A seguire, si è svolta una manifestazione di interesse alla quale hanno partecipato tutte le università con sede in Lombardia.

La delibera di Giunta n. 4262 del 30 aprile ha definito i criteri del futuro bando, fornendo agli atenei tutti gli strumenti necessari per elaborare i progetti da candidare. Ogni università potrà presentare fino a tre proposte, con un investimento minimo ammissibile di 500 mila euro per ciascun progetto.
Sono previsti due differenti massimali per il contributo a fondo perduto, in base alla natura dell’attività. Le infrastrutture a prevalente attività non economica, quindi senza scopo di lucro, potranno ottenere un rimborso fino all’80% delle spese, con un tetto massimo di 3 milioni di euro. Per le infrastrutture legate ad attività economiche, la copertura sarà del 50% fino a un massimo di 5 milioni di euro.
I fondi potranno essere impiegati per l’acquisto di attrezzature, software, licenze, e per i lavori di installazione correlati. Nel caso di progetti non economici, saranno rimborsabili anche le spese di personale, fino a un massimo del 20%. Non saranno invece ammesse spese per la costruzione di nuovi edifici o ristrutturazioni importanti.
Il bando darà priorità a proposte che dimostrino un alto livello di innovazione e un potenziale impatto sulla competitività delle PMI. Saranno premiate con punteggi aggiuntivi anche le iniziative attente alla sostenibilità ambientale e alla parità di genere.
Le idee già emerse nella fase di manifestazione d’interesse includono laboratori per lo studio dell’invecchiamento e la produzione di terapie avanzate, simulatori per la guida di aeromobili e la gestione di linee manifatturiere, progetti nell’ambito della Space Economy, e grandi strumentazioni per applicare l’intelligenza artificiale alle attività industriali. Tutte infrastrutture pensate per valorizzare il patrimonio di conoscenze degli atenei e metterlo a servizio delle imprese, con particolare attenzione alle piccole e medie realtà.
I progetti selezionati dovranno essere realizzati entro 24 mesi dall’avvio, con una proroga massima consentita di sei mesi. Con questa misura, Regione Lombardia punta a costruire un ecosistema dell’innovazione sempre più integrato, moderno e rispondente alle reali esigenze del territorio.

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