Si è parlato di orientamento, della lotta alla dispersione scolastica, dell’importanza delle materie Stem
Il confronto tra i diversi attori sociali proseguirà nelle conferenze che verranno organizzate anche nel corso del 2025
LECCO – Mercoledì 11 dicembre, nella sala don Ticozzi, la Provincia di Lecco ha organizzato la seconda edizione degli Stati generali dell’orientamento che ha coinvolto tutti gli attori del mondo scolastico, sociale ed economico del territorio provinciale, con la partecipazione del Consigliere provinciale delegato a Centro impiego, Formazione professionale, Istruzione Antonio Leonardo Pasquini.
Durante l’incontro si è parlato dell’importanza dell’orientamento scolastico e professionale, della lotta alla dispersione scolastica, dell’importanza dello studio delle materie Stem (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) nella prosecuzione degli studi post-diploma.
Inoltre, attraverso le attività previste dal patto territoriale per le competenze, l’orientamento e il lavoro di cui Provincia di Lecco è capofila, potranno essere avviati gli interventi tesi allo sviluppo di una azione collettiva di collaborazione tra istituzioni, parti sociali, portatori di interesse all’interno degli ecosistemi scolastici, professionali, industriali e delle catene di valore, per garantire l’acquisizione di competenze tecnico-professionali, in linea con la richiesta del mercato del lavoro.
Infatti, come viene evidenziato dal Report “Il sistema economico e il sistema formativo a confronto” – La transizione dalla scuola al lavoro”, presentato nell’ottobre scorso, l’analisi congiunta dei fabbisogni professionali dichiarati dalle imprese lecchesi e i flussi in uscita dal sistema scolastico segnala per alcuni segmenti produttivi la presenza di un significativo skill mismatch, con un livello della domanda di lavoro nettamente superiore all’offerta di diplomati sul territorio.
Il confronto tra i diversi attori sociali proseguirà nelle conferenze che verranno organizzate anche nel corso del 2025 per sviluppare strategie sinergiche per valorizzare l’orientamento scolastico, universitario e lavorativo attraverso una ridefinizione dell’offerta formativa e dei vari livelli di istruzione e per delineare possibili politiche di intervento per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che produce conseguenze sociali e economiche non positive che devono essere ridotte attraverso interventi mirati e condivisi all’interno della filiera dell’istruzione, formazione professionale, orientamento e lavoro.