Teleriscaldamento: il dossier di AmbientalMente per chiarire alcuni dubbi

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Il forno inceneritore di Silea a Valmadrera

Il gruppo consigliare ha cercato di dare risposta ad alcune domande che potrebbero essere le stesse dei cittadini

“Condividiamo questo Dossier/FAQ ambientale per la cittadinanza in relazione a quanto emergerebbe dalla versione finale del progetto”

LECCO – Queste settimane hanno visto la sottoscrizione del contratto per il teleriscaldamento tra Varese Risorse e Silea. “Ci siamo posti le domande che un cittadino potrebbe essere che si stia ponendo in questo periodo rispetto al progetto; e se – questo – è un progetto con caratteristiche diverse rispetto a quelle di cui si parlava qualche anno fa. Visto che abbiamo lavorato e ci siamo battuti perché le avesse, quantomeno sul piano ambientale” spiegano da AmbientalMente Lecco, il gruppo consigliare di maggioranza guidato da Alessio Dossi.

Proprio oggi il gruppo ha voluto condividere un dossier a cui ha lavorato per cercare di dare alcune risposte: “Per chi si domanda se è previsto che il forno alimenti la rete dopo la scadenza della sua attuale autorizzazione a incenerire o per chi si domanda quanto potrà emettere in CO2 il sistema di teleriscaldamento negli anni (e dunque che fonti potrebbero alimentarlo), dentro questo documento abbiamo provato a dare le risposte che emergerebbero dalla documentazione, per fare il più possibile chiarezza in questo senso. Anticipando il cuore del ragionamento, riteniamo che la risposta sia ‘sì’: diversi aspetti sul piano ambientale sono cambiati dal progetto iniziale”.

AmbientalMente Lecco
Ambientalmente Lecco

La vita del forno e del teleriscaldamento saranno separate dopo il 2032, anno in cui scadrà l’autorizzazione ad incenerire del forno. In secondo luogo, un piano chiaro di riduzione delle emissioni di CO2 condizionerà alla scelta di determinate fonti energetiche che potranno alimentare il teleriscaldamento lungo tutta la durata della concessione (33 anni).

“E fare politica vuol dire, per noi, anche provare a superare gli slogan e scendere nel dettaglio delle cose. Riteniamo che stare dentro un’amministrazione per provare a incidere costi più fatica che commentarle, del tutto legittimamente, da fuori. Ma siamo felici di esserci dentro (attraverso l’impegno di chi ci ha sostenuto) perché è solo così che si può dare un contributo incisivo in grado di determinare un cambiamento necessario, di cui abbiamo davvero bisogno. Per questo condividiamo questo Dossier/FAQ ambientale per la cittadinanza in relazione a quanto emergerebbe dalla versione finale del progetto del teleriscaldamento di Lecco, Valmadrera e Malgrate. Sottolineando come ora, la vera richiesta a chi realizzerà l’opera, è di ridurre al minimo i disagi per i cittadini lecchesi in termini di viabilità“.

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