Il nuovo servizio vuol fornire un aiuto concreto per chi è in difficoltà
Ampio progetto dell’Amministrazione comunale per incrementare i Servizi sociali, con interventi innovativi e specifici
BELLANO – Dopo alcuni anni di sperimentazione con attivazioni temporanee e mirate, da oltre un mese, è operativo a Bellano il custode sociale. Il servizio di custodia sociale ha come scopo principale quello di attivare un monitoraggio attivo e continuo della situazione complessiva dei residenti, nell’ottica della prevenzione sociale e sanitaria permettendo, inoltre, di sperimentare interventi innovativi sul fronte della domiciliarità.
“L’operatore in servizio a Bellano si chiama Marco e si muove munito di tesserino di riconoscimento del Comune – spiega l’assessore ai Servizi sociali Jessica Vanelli –. È presente in modo continuativo e strutturato per 15 ore settimanali. Interviene su richiesta dell’assistente sociale, ma offre anche spontaneamente il proprio aiuto se intercetta un bisogno, secondo il mandato dell’Amministrazione. E’ operativo anche in casa anziani e lo sarà anche al Centro anziani appena potrà riaprire, oltre che in tutte le frazioni, comprese quelle del territorio di Vendrogno”.
I custodi sociali sono operatori professionali che lavorano in sinergia con i Servizi Sociali e su mandato degli stessi: individuano i bisogni delle persone e delle famiglie in difficoltà, cercando le risposte più adatte, costruendo e attivando una rete di supporto che consenta loro una buona qualità di vita. Inoltre, monitorano quotidianamente le situazioni, realizzano attività di socializzazione in modo da creare opportunità di relazione, promuovere la partecipazione alla vita sociale del paese e prevenire fenomeni di emarginazione e solitudine. Fondamentale è anche la loro opera di informazione, orientamento e accompagnamento dei cittadini all’utilizzo dei servizi territoriali e specialistici, attuata in sinergia con gli altri servizi operatori e volontari del sistema welfare locale.
“Il custode sociale si inserisce in una più ampia organizzazione di servizi dedicati alle persone anziane o fragili, come il SAD (servizio di assistenza domiciliare) o la telefonia dell’Auser, con i cui operatori si interfaccia direttamente per ottimizzare gli interventi. Il tutto con il coordinamento dell’assistente sociale – spiega ancora l’assessore Vanelli, che aggiunge -. Chi fosse interessato a saperne di più o abbia necessità di attivare un intervento può rivolgersi all’assistente sociale Alessandra Bianchi, telefonando al 339.1398393 o allo 0341.821124, oppure via mail scrivendo all’indirizzo assistente.sociale@comune.bellano.lc.it”.
In cinque anni sono incrementati i fondi a disposizione del sociale
L’attivazione del servizio di custodia sociale rientra nel progetto voluto dall’Amministrazione comunale al fine di incrementare i servizi in favore delle persone anziane e fragili, oltre che di tutte le fasce di età.
“Un progetto che in questi cinque anni è cresciuto e si è sviluppato su vari fronti, con un notevole incremento dei fondi comunali messi a disposizione per i Servizi sociali (assistenza sociale e assistenza educativa, trasporti sociali e assistenza agli anziani…) – commenta il sindaco Antonio Rusconi -. Si è passati, infatti, da una media di 220mila euro messi a bilancio nei cinque anni gestiti dalla precedente Amministrazione, alla media di 320mila euro di questi ultimi cinque anni. Questi fondi sono stai destinati ad interventi diversificati fra loro, ma caratterizzati da una progettualità sempre più mirata e dedicata al singolo soggetto. Anche grazie all’impegno e alla professionalità dell’assessore Vanelli è stato possibile garantire assistenza ai concittadini fragili, guidandoli nei progetti di borse sociali, messa alla prova, attività lavorative per il reinserimento sociale. Non è mancata la collaborazione con il CRA, per il supporto ai soggetti con problematiche di tipo psichico, senza contare l’impegno profuso nell’ambito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid per la quale dovranno essere valutati anche nuovi investimenti”.
Il tutto è stato fatto senza trascurare i cittadini più giovani: “La personalizzazione degli interventi è per questa Amministrazione la linea fondamentale di intervento, attivando risorse dedicate anche per i bambini e i ragazzi che ne avessero necessità – spiega infine l’assessore – Nessun servizio di intervento educativo di gruppo (Pac Man) o individuale (da 4 anni anche presso la scuola dell’infanzia) è mai stato negato o ridotto. Negli anni si sono moltiplicate le proposte educative e ricreative estive: dall’asilo estivo al progetto “Estate Insieme”, che è arrivato a un’offerta sull’intera giornata, pasto compreso, per quasi due mesi in raccordo con l’oratorio feriale. A ciò si aggiungono “Utilestate” per i più grandi, il “Progetto Ponti” per le vacanze scolastiche. In emergenza Covid, invece che fermarci, abbiamo avviato l’attività in fattoria didattica durata otto settimane, da ripetere anche quest’anno. Tutte le proposte sono state garantite grazie a importanti contributi comunali, ma anche ministeriali o con fondi derivanti da bandi individuati ad hoc. Non da ultimo si ricorda che l’Amministrazione ha sempre sostenuto e sta sostenendo i progetti educativi all’interno dell’Istituto Comprensivo, in un’ottica di prevenzione e intervento tempestivo rispetto ai rischi che riguardano in particolare la preadolescenza”.