Colico in Valtellina? La sindaca: “Devono volerlo i cittadini”. Confcommercio boccia l’idea

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La proposta/provocazione è arrivata da un Comitato Popolare

Gilardi: “Per ora nessuno ci ha contattati per parlarne, vedremo se la proposta si concretizzerà in qualche modo”

COLICO – Colico in Valtellina? L’idea è stata proposta nei giorni scorsi da un Comitato Popolare sorto proprio a Colico (chi c’è dietro, ancora, non è dato sapere) e, come immaginabile, non ha mancato di aprire un dibattito tra favorevoli e non favorevoli.

“Affiancare due brand turistici sempre più conosciuti: Como Lake e Valtellina. Rendere ancora più efficaci ed efficienti le sinergie, già oggi esistenti, tra territori confinanti: dalla scuola allo sport, dall’industria al turismo. Sono tanti i punti di contatto tra Colico, il Morbegnese e la Valchiavenna. Basi solide sulle quali poggia il sogno coltivato da un numero crescente di Colichesi: entrare a far parte della provincia di Sondrio che, con l’allargamento a Ovest, andrebbe ad accogliere un Comune in cui vivono oltre 8mila abitanti”. Questo l’intento espresso dal Comitato popolare che come slogan ha scelto ‘Il Bitto sposerà l’agone?’ (continua a leggere su ValtellinaNotizie).

Un ‘matrimonio’ di cui, negli anni, si è già sentito parlare, senza mai arrivare ad un nulla di fatto: “Ciclicamente si sente parlare di questa idea – commenta la sindaca di Colico Monica Gilardi – era anche nato anche un gruppo Facebook ricordo. Vediamo se da parte del Comitato, della cui nascita ho appreso anche io dai giornali, le cose prenderanno forma e si concretizzeranno, se ci contatteranno. Sicuramente una simile proposta, ovvero il passaggio di provincia, deve partire dal basso, dalla volontà dei cittadini che si dovranno esprimere in merito. Come amministrazione, da quando ci sono io, non ci siamo mai occupati di questo tema, ma solo di amministrare il paese”.

Sul caso è intervenuta anche Confcommercio Lecco. Il presidente Antonio Peccati ha bocciato l’idea, definendola una ’boutade’ di inizio autunno: “Premesso che gli obiettivi di questa operazione non sono ancora chiarissimi e che siamo tutti d’accordo sul fatto della valorizzazione dei brand “Como Lake” e “Valtellina”, non capiamo quali possano essere i vantaggi per Colico, per le sue imprese e per i suoi residenti – ha dichiarato –  Mi sembra tanto una boutade di inizio autunno, una operazione a tavolino fatta per confondere i colichesi, un giochino politico per strizzare l’occhio a certi interessi”. Peccati ha aggiunto: “Le potenzialità di Colico, in primis in chiave turistica e di attrattività, sono sotto gli occhi di tutti, così come è evidente che il Lecchese possa fare di più per i paesi dell’Alto lago. Ma un conto è cercare sinergie e migliorare il dialogo tra territori, un altro è mettere in campo una operazione che punta a dividere. Mi auguro che se questa “suggestione” dovesse proseguire i colichesi sappiano valutare i vantaggi del rimanere legati alla Provincia di Lecco, evitando di cascare in un tranello politico così ben confezionato. Perchè si tratterebbe di una operazione senza alcuna utilità reale per imprese e residenti”.