Mandello non rinuncia al Ginèe: corteo e falò a salutare l’inverno

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Ginèe Mandello

Come ogni anno, a fine gennaio, si è svolto il tradizionale Ginèe

Rumore di tolle per le vie del paese e falò nel fiume Meria, in un inverno meno freddo del solito

MANDELLO – Alte, sempre più alte, fiamme si alzano nella notte mandellese a portare l’inverno via, lontano dalla folla che attornia il letto del fiume Meria. Il freddo non è più quello di una volta, ma la tradizione del Ginèe, che vede ogni anno impegnarsi i cittadini di Mandello, è rimasta immutata.

Ginèe MandelloAncora una volta tolle, latte, lattine, pentole e tanti altri oggetti di varia natura, forma e colore (alcuni curiosi, come un annaffiatoio), hanno fatto un allegro baccano per le vie del paese. Un frastuono piacevole, di quelli che annunciano che qualcosa sta per cambiare: i ‘giorni della merla’ stanno volgendo al termine.

Ginèe MandelloSoprattutto famiglie e bambini, ma anche giovani, in corteo da Piazza del S.Cuore fino in Poncia, ai giardini. A unirsi al vociare delle tolle, il battito dei tamburi, apri-fila insieme al fantoccio portato in spalla verso il suo destino: essere bruciato. Sorte che gli è toccata nell’alveo del fiume Meria, a nord del ponticello che conduce al Lido e non più in prossimità della foce come lo scorso anno: i lavori di riqualificazione dei giardini sono nel vivo, rendendo necessario spostare il rogo più a monte.

Ginèe MandelloIssato sulla pira di legno dai volontari del Gruppo Amici della Protezione Civile, che insieme alla Polizia Locale hanno scortato la sfilata (presenti anche i Carabinieri), la rappresentazione del Ginèe, realizzata dagli alunni di classe quinta della Scuola S.Pertini. Pian piano si è ritrovata avvolta dalle fiamme, fino a venirne inghiottita, contribuendo a dare vita a un immenso falò che ha illuminato i volti dei presenti, prima nascosti dal buio, scaldandone gli animi.

Ginèe MandelloPoi è iniziata la danza delle lingue di fuoco, che hanno cominciato a crescere, crescere fino ad allungarsi verso il cielo, per poi ridiscendere lentamente quando nulla c’era più ad alimentarle.

Addio gennaio, addio fantoccio, addio inverno. Ginèe, al prossimo anno.

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