L’amministrazione comunale ha stanziato ulteriori 35mila euro per il restauro degli affreschi del Collegio
Sembra essere proprio di Alessandro Manzoni il volto scoperto ripulendo l’intonaco presente sullo scalone della scuola media
MERATE – Un volto che potrebbe essere quello del grande scrittore ottocentesco a cui è dedicata la scuola media, dove lo stesso letterato studiò. Sembra essere proprio di Alessandro Manzoni la figura emersa sullo scalone del Collegio Manzoni, dove sono in corso i lavori di restauro della volta predisposti dall’amministrazione comunale per ridare lustro e bellezza a uno dei luoghi simbolo della città.
La notizia è emersa ieri sera, giovedì, in Consiglio comunale durante la discussione relativa alla variazione di bilancio illustrata dall’assessore Alfredo Casaletto. 35mila euro verranno infatti investiti in aggiunta alla somma finora stanziata (120mila euro) per ampliare l’area di intervento del restauro, come spiegato dal sindaco Massimo Panzeri: “Iniziando a intervenire sulla volta, è emerso che anche le pareti laterali nascondono affreschi meritevoli di essere restaurati e riportati all’antico splendore. Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con la Soprintendenza e abbiamo così deciso di allargare il raggio di azione del restauro, stanziando nuove risorse”.
Ripulendo le pareti del vecchio e ormai fatiscente intonaco giallo, è emerso, incorniciato in un medaglione, quello che a tutti gli effetti sembra il volto di Manzoni: “Coincidenza ha voluto che la scoperta sia stata fatta proprio in occasione del compleanno dello scrittore, il 7 marzo”. Ora si tratterà di capire se effettivamente quel volto appartiene all’autore de “I Promessi Sposi” che studiò nelle scuole che oggi portano il suo nome. Per evitare errori di interpretazione, magari dovuti all’entusiasmo del rinvenimento, è stato interpellato l’archeologo Luca Codara, che sta facendo delle ricerche, al fine di poter identificare correttamente la testa raffigurata.
Intanto l’amministrazione comunale ha deciso di finanziare ulteriori restauri che andranno a interessare anche le pareti dello scalone, come precisato dal capogruppo Alessandro Vanotti: “Quando sono emersi i nuovi affreschi ci siamo confrontati con la Soprintendenza. Potevamo far finta di niente e ricoprire con del semplice intonaco, oppure prevedere una variante al progetto più corposa prevedendo il recupero dell’intera parete e la copertura degli affreschi con del plexiglass. Un’ipotesi, quest’ultima, che avrebbe comportato un notevole aumento dei costi, al di sopra delle nostre possibilità. Abbiamo quindi optato per una terza soluzione che è quella di scrostare tutto l’intonaco presente e ri-effettuare un’intonacatura leggera, da poter poi eventualmente togliere, in un secondo momento, al fine di poter restaurare cornici e greche. Il nuovo intonaco proteggerebbe cornici e greche e le preserverebbe anche dall’usura del tempo, e sarebbe di facile asportazione futura”.
Il restauro effettivo riguarderà così la parte più alta delle pareti ricoprendo invece con uno zoccoletto di intonaco la zona che potrebbe essere danneggiata e usurata più facilmente dal transito degli studenti.