Tra i prossimi investimenti dell’Hospice Il Nespolo il rifacimento degli infissi e due interventi per il risparmio energetico
Il grazie della Fabio Sassi a un territorio attento e generoso che permette all’Hospice Il Nespolo di svolgere la sua preziosa attività per dare dignità al fine vita: nel 2022 sono state 244 le persone prese in cura
AIRUNO – Quaranta mila sono entrati grazie allo spettacolo benefico di Teo Teocoli mentre 143mila arrivano dal 5 per mille. Il resto sono lasciti effettuati soprattuto da parenti e familiari di pazienti. Ammontano a circa 500mila euro le donazioni ricevute nel 2022 dalla Fabio Sassi, l’associazione che gestisce l’Hospice Il Nespolo, struttura di accoglienza e cura dei malati (la maggior parte oncologici) e delle loro famiglie che lo scorso anno ha festeggiato l’importante traguardo dei primi vent’anni sul territorio.
Una presenza attiva e concreta, resa possibile anche grazie all’imponente macchina di collaboratori e volontari che, giorno dopo giorno, rendono realtà il motto di dare dignità al fine vita. “Stiamo in piedi solo grazie all’incessante e generoso supporto del territorio visto che il contributo che la Regione assegna per ogni degenza copre grosso modo i due terzi dei costi necessari per lo svolgimento dell’assistenza ai nostri ospiti” ha ribadito Daniele Lorenzet, presidente della Fabio Sassi durante una conferenza promossa per ringraziare le tante persone che hanno mostrato vicinanza e generosità al sodalizio.
Il 2022 chiuderà con un deficit di bilancio di circa 50mila euro: “Meno rispetto a quanto avevamo ipotizzato visto che ci aspettavamo maggiori spese sul fronte dell’emergenza Covid tra dispositivi di protezione individuale e altro”. Lo scorso anno, giusto per fare un paragone, l’anno si era chiuso in rosso di 150mila euro. Un deficit ripagato proprio dalla Fabio Sassi che proprio per questo è sempre in prima fila nella campagna di raccolta fondi.
“Ci tenevamo a ringraziare chi ha reso possibile l’organizzazione dello spettacolo benefico di Teo Teocoli grazie al quale abbiamo raccolto 18.600 euro grazie ai biglietti staccati al botteghino del teatro Manzoni. Un incasso netto visto che né Teocoli e neppure la sua band hanno voluto essere pagati. Anche la sala è stata messa a disposizione gratuitamente da don Luigi Peraboni, che ringraziamo”. L’incasso è stato più che raddoppiato grazie alla sensibilità della famiglia Crippa (Technoprobe) che ha staccato un assegno da 20mila euro. “Grazie a questa somma siamo riusciti ad acquistare dodici sistemi antidecubito da posizionare nelle stanze dell’Hospice. Oltre ai materassi siamo riusciti ad acquistare anche altre attrezzature necessarie”.
Nel 2022, come dicevamo, sono entrate nelle casse della struttura airunese circa 500mila euro che serviranno per altri interventi. “Abbiamo individuato tre priorità: il rifacimento degli infissi, la posa di pannelli fotovoltaici e la sostituzione dei fan coil. Gli ultimi due lavori sono necessari per contenere le spese energetiche, schizzate in alto anche per noi negli scorsi mesi”. Si procederà per step e per gradi, in base alle forze e alle risorse: “Dobbiamo ancora confrontarci con la Soprintendenza sia per la sostituzione degli infissi, visto che ora sono di legno, materiale molto deteriorabile sia per i pannelli fotovoltaici. Riteniamo però che siano investimenti necessari per la struttura”.
Lorenzet ha poi voluto ringraziare il mondo della politica che si è mostrato vicino alla realtà del Nespolo: “Penso al presidente dell’Ambito Paolo Brivio, sindaco di Osnago e al suo predecessore Filippo Galbiati, ma anche al consigliere regionale, recentemente rieletto, Mauro Piazza (presente stamattina alla conferenza stampa, ndr) che si è mobilitato anche per farci ottenere il riconoscimento della rosa camuna in Regione”.
12 le stanze presenti
All’hospice Il Nespolo sono allestite 12 stanze per l’accoglienza dei pazienti. Nel 2022 sono state 244 le persone prese in cura, per una media di degenza nella struttura di 17-18 giorni. “Quest’anno abbiamo registrato già 52 ricoveri. Un numero che testimonia come le persone arrivino ancora troppo tardi qui”. Importantissimo il ruolo svolto dal Difra, dipartimento fragilità, per informare di questa possibilità, totalmente gratuita per le famiglie, quando l’assistenza domiciliare risulta non più praticabile. “I pazienti arrivano qui dal Difra, così come dovrebbe essere di prassi. Ma capita anche che vengano indirizzati qui dai medici di base, quando ci sono ancora oppure dai Pronto Soccorso”.
Il corso di formazione
Sabato 4 marzo prenderà avvio a Merate, grazie anche alla disponibilità del Comune che ha messo gratuitamente a disposizione le sale, un corso di formazione dedicato alle cure palliative e riservato alla formazione di nuovi volontari. Il momento inaugurale vedrà la presenza, in Auditorium, del professor Gianlorenzo Scaccabarozzi, da poco in pensione dopo anni da primario del dipartimento di fragilità, di Luca Moroni e Luca Riva.