Airuno: al lavoro per la nascita della Cer, comunità energetica rinnovabile

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Cer comunità energetica rinnovabile

Stanziati 17mila euro per seguire il progetto

L’obiettivo è costituire la Cer entro il 31 marzo, così da poter partecipare al bando Pnrr

AIRUNO – Al lavoro per fare nascere anche ad Airuno una Cer, comunità energetica rinnovabile. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianfranco Lavelli, sta infatti compiendo importanti passi nel nome della transizione energetica, ovvero del processo di cambiamento che punta all’utilizzo, sempre maggiore, delle fonti energetiche rinnovabili e sostenibili per combattere la crisi climatica.

A seguire la partita è il capogruppo Simone Tavola, consigliere delegato proprio alla transizione energetica, oltre che al bilancio. Settimana corsa, in Consiglio comunale, è stata approvata all’unanimità una variazione al bilancio che prevede lo stanziamento di 17mila euro per la costituzione della Cer. “E’ da settembre che abbiamo preso contatti con una società specializzata nel settore” spiega Tavola, ricordando come la questione sia stata affrontata anche nella consulta ambiente e che il prossimo atto sarà quello di costituire l’associazione che, riunendo Comune, cittadini e famiglie, darà formalmente vita alla comunità energetica. “Stiamo correndo per riuscire a partecipare al bando Pnrr, in scadenza il 31 marzo, che prevede un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento effettuato da chi ha già installato o prevede di farlo impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Tavola sottolinea i pro connessi all’adesione a  una comunità energetica rinnovabile. “I benefici connessi alla nascita di una Cer sono sostanzialmente tre: quello economico, legato agli incentivi statali previsti per i consumatori e i produttori di energia; quello sociale dovuto ai maggiori contributi che i Comuni avranno a disposizione da destinare ai cittadini e quelli ambientali connessi alla produzione e al consumo di energia green”.

Il prossimo step sarà quello di affidare l’incarico a una società specializzata per mettere a terra tutti i buoni propositi esplicitati dall’amministrazione comunale, raccogliendo l’adesione e il sostegno dei privati, dai semplici cittadini alle aziende del territorio. “La Cer si basa intorno a una cabina primaria che ricomprende territori del Comune di Airuno, ma anche di Brivio, Olgiate, Santa Maria Hoè, Imbersago e Arlate. Il bacino non è quindi strettamente comunale, ma può essere ampliato ed è in questa direzione che stiamo anche guardando”.