Bertolaso torna all’ospedale di Merate: “Nessuna chiusura: è una questione di personale”

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Guido Bertolaso
L'assessore Guido Bertolaso

L’assessore Bertolaso ha incontrato i vertici di Asst Lecco, i medici  dell’ospedale di Merate e poi i sindaci del territorio

Le maggiori criticità riguardano la Radiologia, mentre per la Pneunologia l’intenzione è confrontarsi a breve con Inrca

MERATE – Un impegno forte e concreto a non chiudere e depotenziare l’ospedale di Merate, rimarcando in maniera chiara che qualsiasi criticità dovesse presentarsi ancora davanti al futuro del presidio di via Cerri dipenderà in maniera stringente dalla questione del risorse umane, ovvero del personale a disposizione.

L’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha incontrato nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 4 novembre, i sindaci del Meratese e del Casatese, riannodando i fili del discorso con le parole pronunciate il 19 marzo quando era giunto in via Cerri per fare il punto sulla situazione dell’ospedale San Leopoldo Mandic all’indomani della chiusura del punto nascite. Un faccia a faccia, avvenuto dopo il primo incontro a dicembre in sala consiliare, che era servito per mettere nero su bianco le priorità dell’ospedale, condivise con i sindaci e, de relato, con tutto il territorio.

Arrivato a Merate insieme al direttore generale del Welfare di Regione Lombardia Consoli, Bertolaso ha incontrato prima i vertici dell’Asst Lecco, poi il personale medico infermieristico in servizio in città e infine ha tracciato un bilancio della situazione con i sindaci del territorio presenti pressoché all’unanimità al vertice convocato nell’aula scientifica del nosocomio. Presenti anche i tre consiglieri regionali del Lecchese Mauro Piazza, Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli, il presidente della Conferenza  dei sindaci Emanuele Manzoni (assessore al Welfare in Comune a Lecco) e il presidente dell’assemblea dei Sindaci del Distretto di Merate Fabio Crippa, consigliere a Casatenovo.

“Mi pare di poter dire che stiamo rispettando tutti gli impegni presi a marzo: il dg Trivelli sta portando a casa importanti risultati insieme alla sua squadra. Ho registrato da parte del personale sanitario e dei sindaci soddisfazione per i rapporti tra vertici Asst e la cittadinanza”.

Il numero uno della sanità lombarda ha ammesso come l’aspetto più critico resti quello delle risorse umane, soprattutto per alcuni reparti strategici come la Radiologia, indispensabile e fondamentale per il funzionamento del Pronto Soccorso e la Pneumologia, gestita dall’Inrca,. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che Bertolaso si è detto pronto a incontrare di persona i vertici dell’istituto nazionale di ricerca, con sede ad Ancona, per discutere e valutare insieme finalità e progetti, anticipando la possibilità, qualora non si arrivasse a una soluzione condivisa, di internalizzare il reparto facendolo diventare un’unità operativa dell’ospedale. Solo qualche mese fa nel Reparto si erano registrati problemi legati alle dimissioni di alcuni infermieri in capo all’Inrca: una situazione di emergenza, tamponata da Asst Lecco, con proprio personale.

Bertolaso ha ribadito: “Non c’è alcuna volontà né intenzione di ridurre alcunché. Se dovesse accadere, sarebbe solo la conseguenza dell’impossibilità di trovare personale specifico per quella determinata iniziativa”.

Il reparto più in sofferenza, proprio sotto il profilo del personale, è quello di Radiologia: “ Faremo tutto quello che serve per migliorare il funzionamento e permettere al personale di lavorare in tranquillità, sicurezza e in grado di fare quello che sa fare”.

L’assessore regionale ha anche sottolineato come il Pronto Soccorso, su cui i sindaci evidenziato la necessità di mantenere l’apertura h 24, debba continuare a essere un punto di riferimento fondamentale: “Indiremo bandi e concorsi per reperire nuovo personale stante l’addio alle cooperative e ai gettonisti, dando a chi partecipa la garanzia di venire a lavorare in un Pronto Soccorso che ha una prospettiva importante e che è baricentrico per un territorio significativo. Cureremo i rapporti anche dal punto di vista degli approfondimenti scientifici, creando una rete con il San Gerardo di Monza e il Niguarda di Milano”.

Ha poi rimarcato la più che positiva crescita delle attività chirurgiche effettuate nel presidio nei primi sei mesi dell’anno. Un semestre in cui si è inevitabilmente registrata una flessione dell’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia dopo la chiusura del punto nascita. “Di riflesso ne ha sofferto anche la Pediatra, le cui attività si stanno però riprendendo bene. Il reparto si sta specializzando nelle cure palliative sui bambini, un settore trascurato per il quale questo ospedale diventerà un punto di riferimento importante, così come per la nefrologia e la chirurgia del ginocchio”.

Bertolaso ha concluso: “L’intenzione è far ripartire, o meglio continuare a far lavorare il Mandic nelle migliori condizioni possibili. Chi parla di chiusura, fa semplicemente delle illazioni che seminano disagio tra il personale che invece deve essere messo nelle condizioni di lavorare il meglio possibile”.