Più di mille pesci morti sono stati raccolti questa mattina, domenica, dai pescatori
Il sindaco Airoldi: “Al lavoro con Parco e associazioni per riaprire i canali e garantire il ricambio d’acqua, riducendo gli effetti negativi”
BRIVIO – Moria di pesci alle Stoppate di Brivio: il bilancio è veramente pesante con più di 1000 chili di pesci morti, per lo più carpe, recuperati questa mattina, domenica, dei pescatori, da alcuni volontari e dal presidente Fipsas Stefano Simonetti.
Una situazione drammatica, denunciata già da tempo dai pescatori briviesi, su cui è intervenuto anche il sindaco Federico Airoldi: “Il Comune di Brivio intende accertare con scrupolo le cause della moria, procedendo in autonomia a far analizzare alcuni esemplari all’Istituto Zooprofilattico per capire se si tratta di morte per asfissia oppure se ci sono concause quali, ad esempio, agenti inquinanti”.
E’ da tempo che l’area è un’osservata speciale da parte del Parco Adda Nord che alcune settimane fa aveva annunciato di voler anticipare i lavori di pulizia e di riapertura di alcuni canali nel comparto delle Stoppate. “Nei prossimi giorni proseguiranno i contatti con il Parco e le Associazioni per valutare tutte le iniziative possibili per favorire la riapertura dei canali e garantire il ricambio d’acqua, riducendo gli effetti negativi – spiega Airoldi – . Come annunciato nei giorni scorsi il Comune procederà con un proprio ripopolamento ed altrettanto farà il Parco. L’obiettivo è quello di reintegrare la fauna ittica ed eseguire le operazioni necessarie per garantire il giusto equilibrio”.
Airoldi aggiunge: “Il Comune di Brivio e le associazioni presenti sul territorio, che hanno il giusto bagaglio di conoscenza del fiume e dell’eco sistema, si attiveranno per pianificare una gestione ottimale della pesca e assicurare la tutela dell’ittiofauna e degli habitat acquatici. Contestualmente, come già fatto tra fine marzo e inizio aprile, proseguirà l’Inter locuzione con il Consorzio dell’Adda sul tema delle portate del fiume”.