La netta presa di posizione del sindaco di Merate dopo la chiusura del punto vaccini
Il sindaco di Merate ha espresso solidarietà ai colleghi dell’Olgiatese dopo la chiusura in anticipo del centro vaccini
MERATE – Solidarietà ai colleghi sindaci dell’Olgiatese e una considerazione netta e forte: “Noi sindaci non siamo lo scaricabile delle inefficienze sopra di noi”. E’ quanto ha espresso con una nota il sindaco di Merate Massimo Panzeri intervenendo quindi sulla complicata e delicata questione delle somministrazioni di vaccini. Proprio ieri, quando il centro aperto da venerdì scorso a Olgiate veniva chiuso, al Mandic di Merate si registravano code di cittadini in attesa del vaccino. Anche da Merate si è quindi levata la voce per dire che così non va bene.
“Esprimo la mia solidarietà, vicinanza e comprensione ai colleghi sindaci di Olgiate, Calco, Brivio, Airuno, La Valletta e Santa Maria Hoè per la decisa presa posizione riguardo la repentina chiusura del punto vaccinale allestito in modo congiunto ad Olgiate. Il centro era operativo ormai da qualche giorno e, grazie anche al supporto di numerosi volontari, stava in somministrando in modo puntuale e ordinato centinaia di dosi di vaccino rivolte prevalentemente a persone anziane”.
Una considerazione a cui si aggiunge quella dell’impegno profuso da chi indossa la fascia tricolore, in questi mesi per contrastare la pandemia: “Tutti i sindaci, indistintamente, da più di un anno sono in prima linea per combattere la pandemia: abbiamo raccolto e distribuito fin dai primi giorni mascherine e generi alimentari, fornito supporto alle persone fragili in particolare, sostenuto attività economiche in difficoltà, subito e gestito repentini cambi di norme e disposizioni emanate nottetempo, sopperendo spesso alle lungaggini degli apparati superiori. Di fronte alle incertezze dei vari livelli statali o regionali che siano, i sindaci non hanno fatto mai mancare la loro fattiva collaborazione finalizzata esclusivamente a superare le difficoltà evidenti che stanno generando disservizio e confusione tra i cittadini in una campagna vaccinale che stenta a decollare, non solo nel meratese”.
Sui vaccini in particolar modo Panzeri ritiene che “l’esperienza dei vaccini antinfluenzali avrebbe dovuto insegnare che la somministrazione attraverso piccoli centri dislocati sul territorio garantisce capillarità di distribuzione, flessibilità di orari e nessun assembramento. Si è solo tenuto parzialmente conto di queste indicazioni e disponibilità, date da un sistema che era già pronto, per indirizzarsi verso mega strutture per la cosiddetta somministrazione massiva. Il risultato è che non sono praticamente attivi né l’una né l’altra tipologia di strutture. L’onere della somministrazione è, ad oggi, in carico alle ASST ovvero gli ospedali che fanno quello che possono in questa situazione di disorganizzazione e approssimazione. Sono eloquenti le immagini di ieri all’ospedale Mandic di Merate con decine di persone anziane in attesa di ricevere la sospirata vaccinazione”.
Una situazione che si riflette su una campagna vaccinale che va a rilento nonostante l’allarme delle varianti che potrebbe rendere ancora più dura la battaglia al virus: “Errata programmazione? Scarsa organizzazione? Strutture inadeguate? Non saprei francamente dove puntare il dito. Certamente non sui sindaci che hanno sempre offerto la propria collaborazione e disponibilità mettendo a disposizione uomini, mezzi e risorse. Merate ad esempio oltre al centro anziani che contiamo possa attivarsi già dai prossimi giorni, potrebbe mettere in campo altre strutture, palestre comprese.
Continueremo a farlo nell’interesse dei cittadini ma non accettiamo di essere lo scaricabarile delle inefficienze che regnano sopra di noi!”