Al via un progetto di supporto a distanza dei ragazzi, alle prese con le difficoltà legate all’epidemia
“Abbiamo pensato a un luogo dove ciascuno può portare fatiche e disorientamento, parlando anche degli aspetti emotivi e delle fatiche relazionali”
MERATE – Un supporto educativo a distanza per sostenere i ragazzi in questa seconda ondata di coronavirus. E’ quanto propone l’azienda speciale Retesalute impegnata con i suoi educatori ad affrontare, su più livelli, l’emergenza educativa legata alla crisi sanitaria.
“Ci siamo resi conto della necessità di dover dare avvio a forme di sostegno alle famiglie e ai loro figli in Ead, educativa a distanza, in forme diverse dall’intervento diretto a scuola – spiega il direttore generale dell’azienda speciale con sede a Novate Enrico Bianchini – Il supporto educativo a distanza rappresenta infatti una sfida in evoluzione per il campo educativo, da realizzarsi in stretta connessione con tutte le agenzie educative, in primis la famiglia. La nostra proposta, anche dove non supportata dalle scuole, permetterà ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie di avere un luogo di continuità dell’accoglimento educativo dove ciascuno può poter portare le proprie fatiche ed il proprio disorientamento; un luogo di consulenza non solo finalizzata al tempo a casa, ma alla gestione del tempo nell’arco della giornata, un luogo di gestione degli aspetti emotivi e delle fatiche relazionali nonché un luogo di prevenzione dove è possibile intercettare quelle situazioni famigliari più complesse di crisi famigliare”.
L’obiettivo, dichiarato e manifesto, è portare un briciolo di “normalità” in uno scenario complesso e articolato, offrendo a ragazzi e famiglie un’occasione condivisa, promossa dall’azienda Retesalute in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e le scuole.