Il progetto prevede il recupero del sedime ferroviario abbandonato sull’ex ferrovia tra Cernusco e Calolzio
Il Politecnico curerebbe gli aspetti di innovazione tecnologica mentre la Casa dei ragazzi ha predisposto iniziative di inclusione sociale
OLGIATE – Il progetto della Greenway è ufficialmente candidato per ricevere i finanziamenti previsti nell’ambito degli Interventi emblematici di Fondazione Cariplo. I sostenitori dell’importante intervento, che riguarderebbe il rilancio dell’ex sedime ferroviario tra Cernusco ed Airuno al fine della sua trasformazione di un itinerario cicloviabilistico, hanno infatti presentato la domanda entro il termine del 30 giugno. A firmare il protocollo di intesa i Comuni di Olgiate, Merate, Brivio e Airuno, supportati da due partner di peso come il Politecnico di Milano e la Fondazione Casa ragazzi Iama Onlus che, agli aspetti ambientali e paesaggistici del progetto, hanno aggiunto una valenza sociale e di innovazione tecnologica.
In particolar modo il Politecnico di Milano con il gruppo di ricerca “DHoC – Design for Hospitable City” del dipartimento di Design si occuperebbe della realizzazione di segnaletiche convenzionali e innovative mentre la Casa dei ragazzi ha già ipotizzato interventi di natura inclusiva di potenziamento delle attività della onlus direttamente connesse ai fruitori della Greenway, con l’obiettivo di perseguire la sostenibilità ambientale e l’inclusività sociale.
“E’ stato un percorso intenso e importante che ci ha visto convergere verso questa candidatura al bando di Fondazione Cariplo” precisa l’assessore Matteo Fratangeli che in questi 5 anni di mandato amministrativo a Olgiate ha preso a cuore il destino dell’ex sedime ferroviario. Già presentato al bando europeo Urban Innovative Action, concluso però con esito sfavorevole, il progetto è stato vagliato al tavolo della competitività della provincia di Lecco organizzato dalla Camera di Commercio e, a seguito del confronto anche con Rfi, è stato indirizzato verso i fondi previsti per gli interventi emblematici di Fondazione Cariplo.
L’intervento, ribattezzato “Greenway dei due Parchi. Vivere il territorio”, perché andrebbe a connettere il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone con quello dell’Adda Nord, prevede il recupero di un tratto di circa 4 chilometri di ferrovia in disuso tra Lecco e Milano e la sua trasformazione in una “greenway”, permettendo così una fruizione sostenibile e a basso impatto delle colline brianzole e di tutta l’area compresa tra i due parchi.
Il percorso della green way andrebbe a sfruttare le tratte del sedime ferroviario lasciato libero dai lavori di raddoppio della tratta Calolziocorte-Carnate sulla linea Milano – Lecco e l’itinerario si collegherebbe con la ciclovia dell’Adda con un percorso completamente pianeggiate (eccetto i raccordi con l’alzaia dell’Adda).
“Percorrendolo a ritroso, il percorso prende avvio ad Airuno staccandosi dalla ciclabile dell’Adda e raggiungendo il centro del paese e la zona della stazione ferroviaria. Da qui la ciclabile sfrutta il sedime ferroviario dismesso, proseguendo a mezza costa del Monte di Brianza fino a Olgiate Molgora: un tratto particolarmente panoramico che permette di allargare lo sguardo al solco morenico della valle dell’Adda e alle colline della fascia pedemontana. In Località San Zeno la ciclabile abbandona il sedime ferroviario e si porta a fianco della ferrovia seguendo strade secondarie e toccando la stazione Olgiate Molgora. Al confine con il comune di Merate l’itinerario riprende il sedime ferroviario fino a Cernusco Lombardone per arrivare alla stazione ferroviaria recentemente riqualificata per il bike sharing e il deposito delle biciclette. Può inoltre prevedere il proseguimento verso sud o la risalita a Montevecchia, sfruttando percorsi ciclabili già realizzati dai comuni di Cernusco Lombardone e Montevecchia”.
Il costo stimato è di circa 3 milioni di euro con un cofinanziamento di 800mila euro. “Siamo molto contenti del valore aggiunto apportato dalla partnership con la Casa dei ragazzi e del Politecnico di Milano, a loro volta partner finanziatori dell’intervento. Crediamo che il progetto abbia una validità importante e siamo fiduciosi che ci possa essere riconosciuto il finanziamento”. A supportare ulteriormente la candidatura le lettere di sostegno firmate da Anci, Wwf, Legambiente e dai sindaci del Comuni limitrofi.