Giovedì sera durante il consiglio di gestione sono stati illustrati i dati delle ultime analisi effettuate il 25 agosto
Il 7 settembre nuova riunione con i referenti di Idrogea Servizi per redarre il nuovo piano di gestione della riserva del lago di Sartirana
MERATE – I livelli di ossigeno si sono alzati mentre quelli di fosforo e azoto si sono abbassati. Sono migliorate le condizioni delle acque del lago di Sartirana, al cui interno si era verificata a inizio agosto un ingente moria di pesci, quantificata in ben 35 quintali. Giovedì sera l’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani ha convocato il consiglio di gestione della riserva naturale di cui è presidente per consegnare le ultime analisi delle acque e il progetto di risanamento dello specchio lacustre, attraverso l’estrazione del sedimento accumulato sul fondale, elaborato dall’idrobiologo Alberto Negri.
Nuovi rilievi il 25 agosto
“Il dato più positivo che abbiamo registrato è che rispetto alle analisi effettuate il 5 agosto, all’indomani della moria, il livello di ossigeno si è alzato passando da poco più di 1 a 4,5 milligrammo per litro nelle parti profonde e a 7,2 in superficie. Considerando che è 5 la soglia, direi che ci stiamo avvicinando” puntualizza l’assessore, contento di registrare anche un calo dei valori, comunque ancora alti, di fosforo e azoto. Le ultime rilevazioni risalgono al 25 agosto, quando Negri ha effettuato un nuovo giro in barca sul lago prelevando campioni di acqua in punti e a profondità diversi.
Più ossigeno nel lago di Sartirana
“Il miglioramento dei valori testimonia la bontà degli accorgimenti presi nelle ultime settimane, in primis quello di tenere sempre cambiata l’acqua del lago regolando la chiusa in base anche alle condizioni meteo. Andremo avanti su questa strada continuando anche nell’operazione di pulizia dei canali per fare in modo che al lago arrivi costantemente acqua di ricambio”.
Interventi che si potrebbero definire ordinari a cui dovrà seguire il più complesso e lungo lavoro di estrazione del sedimento che si è accumulato sul fondo del lago, rischiando di trasformare l’intera riserva in una palude. Il progetto, depositato da Negri in Comune, parla di un intervento dal costo complessivo oltre i 2 milioni di euro. “Abbiamo già preso contatti con la Regione per il cofinanziamento. Sappiamo che non sarà un percorso rapido e veloce, ma la strada è questa”.
Robbiani ha già convocato per il 7 settembre una nuova riunione del Consiglio di gestione. L’ordine del giorno vede la discussione intorno al nuovo piano di gestione della riserva naturale, che verrà commissionato, come quello del 2010, alla società Idrogea Servizi. “L’obiettivo è arrivare a un unico documento sia per la riserva naturale che per il Sic, il sito di interesse comunitario, superando la dicotomia finora presente per cui i confini dell’uno spesso si sovrapponevano con l’altro”.
Il nuovo piano di gestione della riserva naturale del lago di Sartirana sarà poi lo strumento a cui l’ente gestore (ovvero per ora il Comune) e in futuro il Parco del Curone, quando verrà effettuato il passaggio, dovrà attenersi negli interventi e nelle iniziative da promuovere e attuare sul lago. “C’è da chiarire cos’è e cosa vogliamo che sia il nostro lago di Sartirana, uscendo dagli equivoci e dalle zone d’ombra che ne hanno caratterizzato finora la fruizione”.