Merate, alghe e caldo: lago di Sartirana osservato speciale

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Il lago di Sartirana prima, durante e dopo le operazioni di pulizia delle alghe morte in superficie

Azionati i pozzi del wash out e chiesto l’intervento della Protezione civile con le pompe

E il sindaco elabora un prototipo di rete per rimuovere le alghe morte dalla superficie del lago

 

MERATE – Fa (troppo) caldo e il lago di Sartirana torna a essere un osservato speciale. Tanto che, dopo aver azionato i cinque pozzi realizzati dalla precedente amministrazione per dare vita al progetto di wash out, l’amministrazione comunale ha chiesto aiuto anche ai volontari della Protezione civile che, mercoledì e giovedì, hanno azionato le pompe per immettere nel bacino lacustre acqua ossigenata. L’obiettivo è evitare che possa ripetersi la moria di pesci, che si era verificata il 4 agosto del 2020, quando, dopo un violento temporale, quintali e quintali di pesci erano affiorati in superficie morti per mancanza di ossigeno.

La moria di pesci nel 2020

E proprio per questo, per cercare di tenere il più possibile ossigenata l’acqua, rimuovendo le alghe che fioriscono con le temperature alte di queste ultime settimane, che i volontari della riserva del lago di Sartirana stanno tenendo da giorni pulita la superficie del lago, grazie a un apposito congegno elaborato niente meno che dal sindaco Mattia Salvioni per rimuovere la patina verde formata dalle alghe morte che galleggiano a filo d’acqua.

“E’ un’idea che mi è venuta osservando il lago insieme all’assessore all’Ambiente Silvia Sesana – racconta il primo cittadino -. Una cosa molto semplice, tanto che dovremo poi perfezionarla: prima di passare all’azione abbiamo chiesto un parere agli esperti per essere sicuri che l’intervento potesse portare dei benefici alla salute del lago”.

Lago Sartirana alghe
La patina verde sul lago di Sartirana

Incassato il via libera, il retino, o meglio il retone, raccogli alghe (lungo circa 5 metri e caratterizzato da una maglia sottile) è diventato realtà permettendo una costante e continua pulizia della patina che affiora sul lago grazie al prezioso lavoro dei volontari. “Vorremo riuscire a intervenire anche nella parte più larga del lago: abbiamo già qualche idea da valutare”.

 

Proprio ieri, venerdì, l’idrobiologo Alberto Negri che da anni collabora con l’amministrazione comunale per tenere monitorato lo stato di salute del lago di Sartirana ha prelevato durante il sopralluogo effettuato con la barchetta a remi dei campioni di acqua per sottoporli ad analisi.

Alberto Negri
L’idrobiologo Alberto Negri

“La situazione per ora è sotto controllo, soprattutto per quello che riguarda il livello di ossigenazione in superficie” precisa l’assessore Sesana. “L’attivazione dei pozzi e l’intervento con le pompe effettuato dalla Protezione civile hanno apportato dei benefici. La situazione resta comunque delicata perché le temperature alte di questi giorni provocano l’evaporazione dell’acqua riducendo l’apporto di acqua ossigenata garantita dai pozzi”.

Non è escluso che possa essere richiesto un nuovo intervento dei volontari della Protezione civile: “Siamo legati a doppio filo alle condizioni meteorologiche che non prevedono cambiamenti nei prossimi giorni. Per questa ragione stiamo effettuando dei sopralluoghi quotidiani al lago per sincerarci che le condizioni restino sotto controllo”.

Le pompe azionate dalla Protezione civile

I pozzi resteranno attivati anche una volta usciti dall’attuale situazione di criticità così da permettere un monitoraggio attento della loro funzionalità che copra un lungo periodo di tempo fino a novembre. “Il progetto del wash out si prefigge l’obiettivo di asportare il materiale algale che provoca il fenomeno di eutrofismo, mantenendo in salute le acque. I pozzi funzionano, ma la portata non è alta e soprattutto ci sono fattori ambientali, come appunto la temperatura, che incidono sull’efficacia”.

L’input dell’amministrazione comunale è quello di avere il maggior numero di informazioni e dati a disposizione per capire come intervenire senza arrivare mai a un livello di vera emergenza.