L’incontro si è tenuto l’altra sera in Municipio alla presenza anche dell’ufficio tecnico
Il sindaco: “Attenti al problema: lunedì in commissione verrà presentato il piano di gestione del rischio idrogeologico”
MERATE – L’ultimo episodio risale a qualche settimana fa quando una bomba d’acqua si era abbattuta con particolare violenza su Calco (allagando anche le scuole) e sulle frazioni collinari di Merate. A farne le spese, con garage, cantine e seminterrati allagati, anche i residenti e alcune attività imprenditoriali di via Del Ciot, la strada posta al confine tra Calco e Merate che, l’altra sera, lunedì, hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’amministrazione comunale di Merate per illustrare le loro problematiche e chiedere possibili interventi risolutivi.
Fenomeni che ciclicamente si ripropongono quando le precipitazioni sono particolarmente violente o copiose, tanto che il primo cittadino Massimo Panzeri, presente al faccia a faccia insieme all’architetto Tommaso Mandelli per conto dell’Ufficio tecnico, ha voluto subito informare i cittadini (una ventina quelli presenti all’incontro) che anche la zona di via Al Ciot è ricompresa tra quelle prese in considerazione nello studio di gestione del rischio idraulico del comune di Merate che verrà illustrato lunedì prossimo, 25 ottobre, in commissione territorio. “Siamo consapevoli che quella sia un’area dove, in caso di forti piogge, si verificano criticità. Sono dei fenomeni che dobbiamo studiare e governare al fine di risolverli o quanto meno arginarli”.
A incidere, oltre alla “tropicalizzazione” del clima con acquazzoni e bombe d’acque sempre più frequenti e violenti, anche l’urbanizzazione degli ultimi decenni, non sempre promossa con le dovute attenzioni e cautele del caso. “Abbiamo la fortuna di avere a disposizione un contributo statale di 700mila euro che possiamo riservare a interventi di prevenzione del rischio idrogeologico – continua Panzeri – . Da qui lo studio che verrà presentato in commissione territorio e la volontà di attuare del correttivi al fine di attenuare o far scomparire, laddove possibile, gli episodi di allagamento”.
Al vaglio dell’amministrazione comunale l’ipotesi di effettuare degli interventi a monte, partendo da via Fontane e via Isonzo a Sartirana, in modo da incanalare le acque già in cima alla collina in modo da ridurre i problemi a valle. Si ragiona anche in merito a un analogo intervento in via Falcò e in via Colombo, dove l’idea è quella di incanalare e deviare le acque nel lago di Sartirana: “In questo modo raggiungeremmo un duplice obiettivo, portando anche un canale di ossigenazione al bacino lacustre che soffre, come noto, di atrofizzazione”.
Tornando a via Al Ciot, i futuri interventi dovranno essere portati avanti in accordo con i privati: “Come amministrazione siamo pronti a fare la nostra parte confrontandoci anche con il Comune di Calco qualora la questione si allargasse anche nei loro confini. E’ importante che alla base vi sia un ragionamento tecnico condiviso per fare in modo che le acque vengano governate. E’ quello che già abbiamo iniziato a fare con il potenziamento delle reti fognarie in via Monte Grappa e in via San Francesco in modo da attutire i cronici problemi di allagamento di via Stelvio”.