Presentato ieri sera in commissione il progetto della casa della musica: ridimensionato lo spazio dell’interrato
L’entusiasmo dei rappresentanti delle associazioni musicali: “E’ un sogno che tre anni fa non immaginavamo neppure di poter vivere”
MERATE – Lo spazio complessivo è stato ridimensionato, ma il progetto resta un grande sogno che vuole tradursi al più presto in realtà. Stiamo parlando della casa della musica, progettualità che ha mosso i primi passi nel settembre del 2020 con la sottoscrizione, in Municipio, di una lettera di intenti tra l’amministrazione comunale e le quattro associazioni – la scuola di musica San Francesco, la banda sociale meratese, il coro La Torr e il coro Suono Antico – attive nel panorama musicale cittadino.
Ieri sera, mercoledì, in commissione territorio, le ingegnere Marianna Comotti ed Elena Formenti hanno presentato il proprio progetto individuato nella rosa di 4 progettualità illustrate lo scorso febbraio a tutti i consiglieri comunali e rivisto apportando alcune modifiche e suggerimenti giunti dalle associazioni stesse e dall’amministrazione comunale. Il primo e sostanziale input, dettato anche dal caro dei prezzi e dell’energia, è stato quello di ridimensionare, laddove possibile, gli spazi al fine di abbassare non solo i costi di costruzione ma anche quelli di mantenimento della struttura che verrà realizzata dove ora sorgono i ruderi di Cascina Galli.
Dai 4.500 metri quadrati ipotizzati in un primo momento si è così scesi a circa 3.500 mq limando soprattutto l’area dell’interrato, dove era prevista la realizzazione di parcheggi. “Abbiamo pensato che la zona dove sorgerà la casa della musica è già ben servita da posteggi – ha spiegato Formenti – . E abbiamo quindi deciso di eliminarli prevedendo, nello spazio interrato, solo i locali tecnici per un totale di 495 mq”.
Al piano terra e al primo piano troveranno spazio le aule (20 in totale e di grandezza variabile) per i cori e verrà realizzata anche una scala esterna. Il consigliere di minoranza Roberto Perego ha chiesto ragguagli sulla possibilità di trasformare, tramite pareti mobili, le due grandi aule a piano terra in un Auditorium mentre il collega Alessandro Pozzi ha chiesto rassicurazioni sull’isolamento acustico dei singoli spazi per permettere la fruizione in contemporanea delle aule a diverse formazioni musicali.
Le progettiste hanno risposto evidenziando come l’ipotesi di realizzare un auditorium sia stata presa in considerazione all’inizio e poi scartata, contando sul fatto che la struttura possa già ospitare, da progetto, concerti fino a 100 persone all’interno e 300 persone nell’atrio esterno. Quanto all’isolamento acustico, verranno scelti e utilizzati materiali apposta e si è tenuto conto, in particolar modo, dell’altezze delle aule in modo da ridurre ulteriormente il problema.
L’impronta complessiva del progetto resta la stessa di quello presentato un anno fa con quattro corpi cubici sormontati da una specie di vela, subito ribattezzata in sala, per facilità di comprensione, “siluro”.
“Abbiamo voluto mantenere il carattere di un edificio monumentale, capace di fornire un’impronta alla città. Le facciate saranno realizzate in cemento fotocatalitico in modo da assorbire anidride carbonica e restituire aria pulita alla città” ha continuato Formenti, evidenziando la possibilità di realizzare anche una parte superiore lineare al posto del siluro per ridurre ulteriormente i costi di realizzazione.
A richiesta esplicita del sindaco Massimo Panzeri, la maggior parte dei consiglieri e del pubblico presente ieri sera in sala consiliare ha espresso la preferenza per l’ipotesi A, ovvero con la casa della musica sormontata da una superficie mossa, in modo da dare più dinamismo e movimento alla struttura. “Questo è proprio un sogno e voglio ringraziare tutte le persone che ci stanno credendo. Fino a tre anni fa nessuno poteva immaginare che ci saremmo trovati oggi a discutere di una casa della musica a Merate e penso che dovremmo essere tutti orgogliosi di questo progetto” ha detto con entusiasmo il maestro Alberto Longhi, a nome della scuola di musica San Francesco, presente in sala anche con la presidente Panbianco.
“Dovremo essere bravi noi a farla funzionare accogliendo le famiglie, i bambini, sperimentando iniziative nuove con concerti all’aperto, merende musicali”. Uno slancio condiviso anche da Pierpaolo Arlati, portavoce della banda sociale meratese: “Sono convinto che la casa della musica sarà il centro di attrazione culturale non solo di Merate ma di tutta la Brianza”.
Roberto Ciofi, presidente di Suono Antico, ha aggiunto: “Con spazi più adeguati e performanti, le nostre associazioni potranno migliorare ulteriormente il proprio livello”. Anche Giuseppe Carmagnani, presidente del Coro La Torr, si è unito ai ringraziamenti evidenziando il grande valore aggregativo della musica.
Solo stimato l’ammontare complessivo dell’intervento compreso approssimativamente tra i 4 e i 6 milioni di euro.