Merate, dopo lo sciopero la Provincia incontra gli studenti: priorità a riscaldamenti e bagni

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Merate Sciopero

La presidente della Provincia ha incontrato ieri mattina i rappresentanti di classe e di istituto del Viganò

Definite delle priorità di intervento, come la sistemazione dei riscaldamenti e dei bagni

MERATE – Un confronto aperto e diretto con gli studenti per spiegare la situazione, mettendo in luce competenze e modalità d’intervento dell’ente. Ieri mattina, venerdì, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann ha incontrato, insieme al consigliere delegato alla scuola Fabio Mastroberardino e al dirigente provinciale dell’edilizia scolastica Luca Gilardoni, i rappresentanti di istituto e di classe dell’istituto superiore Viganò dopo lo sciopero proclamato due settimane fa.

Gli studenti avevano infatti deciso di manifestare, con tanto di striscioni e fumogeni, per denunciare alcune mancanze registrate all’interno della scuola superiore di via dei Lodovichi, su tutti i bagni non funzionanti e i continui problemi dell’impianto di riscaldamento. Nel mirino Villa Locatelli, ente competente per gli istituti di istruzione superiore di secondo grado, accusata di aver trascurato la scuola meratese.

“Ho voluto un incontro diretto proprio per poter spiegare ai ragazzi e ascoltare le loro esigenze, consapevole che sia un diritto di tutti quello di poter studiare in una scuola dignitosa e decorosa – ha spiegato la presidente -. Ho tenuto però subito a precisare che in Provincia non possiamo spendere i soldi come lo si farebbe all’interno di una famiglia, ma ci sono investimenti straordinari, per cui negli ultimi mesi siamo riusciti a reperire diverse somme e spese correnti, sempre stringate. Nel 2023, ad esempio, per tutte le scuole superiori della Provincia, che sono 17, abbiamo avuto a disposizione 1,7 milioni di euro, ovvero 100mila euro a scuola”.

Una cifra che impone per forza la definizione di priorità di intervento che possono andare anche a lavori, come quelli effettuati di sistemazione della scala di sicurezza, meno visibili rispetto ad altri. Una premessa a cui ha fatto seguito l’ascolto delle esigenze degli studenti, che hanno ribadito l’urgenza di risolvere i problemi di riscaldamento e dei bagni.

Richieste su cui Hofmann ha promesso un rapido intervento: “Ci eravamo già mossi per la questione dei bagni non appena ricevuta la segnalazione, tanto che il giorno dello sciopero i nostri tecnici stavano effettuando dei sopralluoghi a scuola. Detto questo, interverremo anche sui caloriferi risistemando le valvole termostatiche, sperando che non vengano più manomesse. Poi sistemeremo anche bagni, sostituendo porte rotte e sanitari”.

Più difficile intervenire sulle tapparelle: “I costi sono ingenti, ma vedremo di fare un primo passo anche in quella direzione. Andremo avanti, un passo alla volta. Agli studenti ho però chiesto collaborazione perché serve il loro impegno a trattare tutto con cura.