Sabato l’iniziativa del Comitato civico ambiente insieme al Comitato Attuare la Costituzione
“Chiediamo alla Giunta di posizionare nel giardino della memoria un monumento alla pace ideato dai ragazzi di Merate”
MERATE – Si sono riuniti al parco delle Rimembranze, a due anni esatti dall’invasione dell’Ucraina, per condannare tutte le guerre e chiedere l’inserimento nel giardino della memoria di un monumento di pace, ideato e pensato dai ragazzi di Merate con il coinvolgimento delle scuole.
Ieri, sabato, i rappresentanti del comitato civico Ambiente e del comitato Attuare la Costituzione hanno deciso di accogliere l’appello delle associazioni Europe for Peace ed AssisiPaceGiusta in occasione della ricorrenza dei due anni dall’invasione dell’Ucraina per ribadire il no a tutte le guerre e chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina.
“La criminale follia della guerra non deve essere più un’opzione – hanno ribadito a gran voce partendo proprio dal giardino della Memoria di piazza degli Eroi -. Un luogo nato, come tanti nel Paese, come Parchi della Rimembranza (viali o aree alberate) intesi come giardini della memoria dedicati al ricordo dei caduti della Grande Guerra. Luoghi di grande evocazione votati alla riflessione che appartengono al patrimonio pubblico, promossi dal 1922 in avanti in un mondo che ancora percepiva la Guerra “sola igiene del mondo”. Noi, invece, qui ed ora vogliamo proporre una nuova narrazione, soprattutto in un contesto storico come quello attuale che ancora oggi, come allora, trova nelle guerre la sola opzione di risoluzione dei conflitti. Proponiamo l’evoluzione naturale di questo giardino proponendo un cambio di paradigma, e aggiungendo al ricordo di quelle vite umane anche il tema della pace, come ribadito anche dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dall’articolo 11 della Costituzione”.
Da qui la proposta alla Giunta comunale di inserire nel giardino della memoria un monumento di pace, ideato dai ragazzi che faccia riflettere “come la guerra non si concluda mai né con vincitori né vinti ma solo con la morte e la devastazione”. Una nuova narrazione che porti anche a una nuova descrizione di giardino della memoria nella pace perché mutuando le parole di Papa Francesco alla Conferenza internazionale sulla pace, “solo diventando Costruttori di Pace possiamo tornare nuovamente ad essere Costruttori di civiltà”.