La vicenda è stata affrontata mercoledì in commissione Ambiente e Territorio
Il vice sindaco Procopio si è presentato in sala direttamente con un pezzo di recinzione per dimostrare il basso impatto
MERATE – Ha portato direttamente in aula un pezzo di recinzione per mostrarne le fattezze e dimostrare, con i fatti, il basso impatto paesaggistico sull’area. Si è presentato così in aula mercoledì il vice sindaco Giuseppe Procopio chiamato ad aggiornare la commissione Ambiente e Territorio sulla vicenda della recinzione del parco creato in via Allende. Un tema uscito alla ribalta alcuni mesi fa quando diversi residenti si erano lamentati in Comune per la presenza incontrollata di giovani nella nuova area destinata all’attività fisica all’aperto. Lamentele a cui aveva fatto seguito la richiesta di posizionare una rete per circoscrivere l’area sport e chiuderla in orario serale, facendo leva anche su una questione di sicurezza, sottolineando come il parco venga usato anche dai ladri e dai malintenzionati come via di fuga per nascondersi e scappare.
Il presidente della commissione Alessandro Vanotti ha chiarito, in apertura di seduta, di essere “personalmente abbastanza contrario alle recinzioni nei giardini e nei parchi pubblici. In questo caso però c’è una richiesta specifica della cittadinanza e la questione sicurezza ha la priorità” ha ribadito, evidenziando l’utilizzo in maniera impropria da parte dei più giovani e il problema dei furti. Argomentazioni rimarcate dal vice sindaco Procopio che ha ricordato come “sia stato necessario stabilire di chiudere il parco (tra le 19.30 e le 20) anche per evitare che di notte qualcuno possa farsi male o compiere atti di vandalismo” anticipando così l’idea di regolamentare in maniera specifica la zona, posizionando una recinzione di qualità, “bella e costosa”, identica a quella utilizzata per il parco Montanelli di Milano.
L’amministrazione comunale ha già trovato un accordo con il privato che sta portando avanti il piano di recupero della villa storica di via Garibaldi chiedendo all’operatore di effettuare, come opera di compensazione, metà della recinzione, quella a nord, per circa 22mila euro di spesa, posizionando anche i cancelli e la fontanella. Dal canto suo il Comune si occuperà di effettuare la metà mancante della recinzione piantando una siepe per mitigare l’impatto della struttura. Verranno piantate 250 piante per un investimento stimato tra i 6 e i 7mila euro.
Dai banchi della minoranza si è alzata la voce di Patrizia Riva: “Personalmente penso che i parchi sia bello vederli aperti e questa operazione non risolve di certo il problema dei furti”. La consigliera ha però dato atto del fatto che la maggioranza ha accolto la richiesta di posizionare una recinzione di un certo livello per rendere il tutto più gradevole”.