A cinque anni dalla scomparsa una serata vibrante e intensa per ricordare Giusi Spezzaferri
Le parole del marito Alberto Denti e dell’amica senologa Carla Magni si sono unite alle note del coro Nuove Armonie e dell’orchestra Ma.Ta. Sul palco anche l’attore Stefano Panzeri
MERATE – Auditorium gremito sabato per la serata in memoria di Giusi Spezzaferri, indimenticata assessore alla Cultura della città di Merate. A cinque anni dalla prematura scomparsa, la scuola di musica San Francesco ha voluto organizzare un momento, intenso ed emozionante, di ricordo evidenziando la preziosa testimonianza lasciata, come donna e assessore, da Spezzaferri a tutta la comunità meratese.
A salire sul palco per primo, dopo i saluti introduttivi del maestro Alberto Longhi, è stato Alberto Denti, presidente della scuola di musica San Francesco, nonché marito di Giusi che ha parlato dei cinque anni trascorsi dalla scomparsa della moglie, come di anni “difficili, come lo sono per tutti coloro che subiscono la perdita di una persona che conferisce un forte valore e significato alla propria quotidianità. Il dolore è stato in parte mitigato e compensato dal suo ricordo e dalla consapevolezza di ciò che ha lasciato nel mio cuore ed in quello della comunità di Merate”.
Denti ha poi raccontato delle sollecitazioni da cui è nata l’idea della serata organizzata nell’auditorium che porta il nome dell’ex assessore e che ha visto protagonisti sul palco l’orchestra Ma.Ta. della Scuola di Musica San Francesco, co-fondata da Giusi negli anni Novanta, il Coro “Nuove Armonie” e l’attore Stefano Panzeri, che ha dato lettura a un testo dello stesso Denti volto a svelare il senso del titolo della serata “Trovò l’alba all’imbrunire”, conclusa poi con la declamazione dei versi della nota poesia “Ode alla vita”.
Rispecchiando il profondo altruismo di Spezzaferri, la serata ha avuto anche una finalità benefica tramite la raccolta fondi a favore dell’associazione “Fare Salute”, di cui la stessa Spezzaferri fu cofondatrice. Ed è stata proprio la senologa Carla Magni, esponente del sodalizio meratese, a voler leggere un bellissimo ricordo dell’amica: “Voglio ricordare Giusy come una guerriera che ha combattuto sempre contro la malattia con una grande forza interiore che, nonostante le cure pesanti, qualche volta insopportabili, sempre debilitanti, la spingeva a svolgere la sua vita il più normalmente possibile. Ma non solo: Giusi ha saputo trasformare la sua malattia in una grande occasione di donazione di sè agli altri e credo che questo sia un grande insegnamento di cui far tesoro”.
Non solo. Dall’enorme battaglia che stava affrontando Giusi ha trovato la forza di porre attenzioni agli altri, a chi occupava le poltrone del Day Hospital Oncologico accanto alla sua: “Ben presto si rese conto che ai malati non bastava l’aiuto di medici e infermieri, ma ad essi sarebbe servito di più: da qui è nata la nostra complicità che ha portato alla creazione di Faresalute, offrendo ai malati oncologici del territorio diversi tipi di supporto, dal sostegno psicologico rivolto anche alle famiglie, la possibilità di accedere al servizio di genetica medica per valutare il rischio ereditario della neoplasia, i corsi di yoga, di make up e altro ancora”.
Proprio per questo motivo le donazioni di sabato sera saranno destinate all’acquisto di un’apparecchiatura che verrà donata all’ospedale di Merate per l’attività della Breast Unit per identificare con ancora maggior precisione rispetto alla tecnica attualmente in uso le neoplasie non palpabili della mammella. “Abbiamo pensato che questo gesto potesse essere considerato il naturale proseguimento del percorso avviato con Giusy”.
Magni ha poi voluto sottolineare l’apporto fondamentale apportato come assessore alla Cultura: “Credo che abbia dato una “svegliata” alla Città di Merate in termini di attenzione alla Cultura realizzando numerose interessanti iniziative, alcune delle quali sono diventate ormai un appuntamento tradizionale”.
Dopo queste preziose testimonianze, spazio quindi alla musica prima con il coro Nuove Armonie diretto dal maestro Federico Porcelli e poi all’orchestra Ma.Ta., guidata dal maestro Marcello Corti, che ha voluto a sua volta ricordare Spezzaferri. Al talentuoso attore Stefano Panzeri il compito poi di chiudere la vibrante serata parlando di quella poesia “Ode alla vita”, appesa nel 2018 a un albero di via Baslini a Merate in occasione della giornata della poesia e lì raccolta da Alberto Denti all’insaputa della moglie, diventata una sorta di testamento spirituale di Giusi Spezzaferri, capace di trovare l’alba nell’imbrunire, dando un significato e valore al dolore vissuto.