Il presidente del Comitato Viale Verdi ripercorre i 5 anni che hanno portato all’approvazione definitiva del progetto
“Di questa riqualificazione beneficerà l’intera comunità. Questo progetto non sarà il massimo, ma è quello che si poteva fare in base ai metri a disposizione”
MERATE – “In cinque anni di comitato siamo arrivati all’approvazione del progetto definitivo di un intervento in discussione da 25. E, a chi parla di Papaleopoli, rispondo dicendo che, con questa riqualificazione, i posteggi sotto casa mia sono passati da 8 a 4. Il tutto in nome della sicurezza e alla faccia dell’interesse personale”. Non le manda a dire, come nel suo stile, Giuseppe Papaleo, presidente del Comitato Viale Verdi, nato cinque anni fa per ribadire la necessità di mettere in sicurezza il viale che collega la parte bassa della città, connettendo importanti servizi quali le scuole e l’ospedale Mandic.
Approvazione definitiva in Giunta il 16 luglio
Soddisfatto per l’ulteriore passo avanti ottenuto dal progetto, approvato in via definitiva in Giunta il 16 luglio scorso, Papaleo rivendica di aver sempre portato avanti questa battaglia, che lo ha visto sempre in prima linea, nell’interesse di tutto il Viale.
“In questi anni non sono mai mancate partecipazione e condivisione. Abbiamo iniziato, nel 2016, raccogliendo i consigli e i suggerimenti giunti numerosi, ben dettagliati e sensati dai residenti. Grazie a queste indicazioni abbiamo elaborato un documento di proposta da presentare all’amministrazione comunale in maniera costruttiva, cosa ben diversa da una lista di infruttuose lamentele e impraticabili richieste”.
Scompare la pista ciclabile
Il presidente del Comitato, attivo anche nel campo sociale con iniziative a favore di grandi e piccini, sottolinea con convinzione: “Questo progetto potrà anche non essere il massimo, ma è quello che si è riusciti a fare con i metri a disposizione”. Qualcuno ha storto il naso per la mancanza della pista ciclabile, cancellata dall’attuale progetto: “A parte che quella attuale l’ho sempre definita una polpetta avvelenata perché tutti la usavano ugualmente per parcheggiare. Sta di fatto che non ci sarebbero stati i metri per realizzarla, ma si è riusciti a realizzare nuovi marciapiedi per permettere ai pedoni di camminare in sicurezza”.
Il Comitato aveva chiesto, sull’argomento, oltre alla messa in sicurezza, la condizione che fosse inserita in una “rete” di collegamenti – stazione, scuole, ospedale, centro città – in modo da incentivarne l’utilizzo. “Purtroppo, non ha trovato lo spazio “tecnico” e di sicurezza direttamente sul viale, e nemmeno, al momento, una concreta previsione di creazione di una rete ciclabile. Ci dispiace, ma ce ne faremo una ragione”.
Un iter lungo
Prima di vedere allestito il cantiere lungo la via, bisognerà arrivare all’approvazione del progetto esecutivo e poi alla gara d’appalto. “Siamo contenti che al nostro documento di proposta è poi seguito il concorso di idee indetto dall’Amministrazione Massironi che è stato propedeutico al progetto preliminare, elaborato, oltre che per la riconosciuta competenza ma anche perché ai tempi non si disponeva del relativo finanziamento, dall’Ufficio Tecnico della Provincia”.
Rivisto soprattutto per quello che riguarda gli aspetti di innovazione tecnologica dalla Giunta Panzeri, il progetto è stato poi approvato in forma definitiva. “Il percorso è stato lungo e si è svolto alla luce del sole. Abbiamo sempre cercato di informare i residenti in maniera puntuale sugli sviluppi e ci auguriamo pertanto che nessuno, oggi, sia negativamente sorpreso del risultato. Abbiamo ricevuto costantemente suggerimenti e consigli, speriamo di avere rappresentato la voce di chi ha contribuito attivamente e di avere interpretato al meglio le esigenze di coloro silenziosamente ci hanno comunque sostenuto”.
I punti qualificanti di Viale Verdi
Papaleo snocciola, uno dietro l’altro, i punti qualificanti del progetto: gli ampi marciapiedi, il nuovo spazio di socialità già ribattezzato piazzetta Tamandi, la ridistribuzione dei parcheggi per residenti e attività commerciali, non un albero di meno, la migliore illuminazione e sicurezza. Il tutto grazie alla moderna e avanzata tecnologia tanto cara all’assessore Andrea Robbiani, convinto di trasformare viale Verdi nella prima smart road brianzola.
“A chi critica per i soldi che sono stati investiti per Viale Verdi replico dicendo di darsi da fare per portare avanti, con le giuste forme, le proprie istanze. Questo progetto non è Papaleopoli: è un intervento di cui beneficerà l’intera comunità su una strada che è così perché è cresciuta seguendo lo sviluppo urbanistico della sua città”.