Bernocco ha scritto oggi, mercoledì, ad Ats chiedendo di intervenire visto la situazione nelle scuole
“Sono pronto a emettere anche un’ordinanza. Bisogna intervenire prima che la situazione sfugga di mano”
OLGIATE – Troppe classi in quarantena e il numero dei contagi che sta salendo in maniera forte. Sono i motivi che hanno spinto il sindaco Giovanni Battista Bernocco a scrivere questa mattina, mercoledì, ad Ats Brianza chiedendo di chiudere le scuole per interrompere sul nascere la catena dei contagi. “Dai primi due casi registrati lunedì in una classe della primaria e in una della secondaria, siamo saliti a quattro classi in quarantena oggi, a cui so già che se ne aggiungeranno altre due”. Numeri importanti e, soprattutto, in ascesa veloce che hanno spinto il sindaco a chiedere un intervento rapido e drastico da parte di Ats, l’agenzia regionale di tutela della salute. “Penso che sia importante agire tempestivamente. E i dati che abbiamo in possesso portano in un’unica direzione se vogliamo provare ad arginare il virus e non solo a rincorrerlo”.
Il confronto con Ats
La decisione di chiudere le scuole per ora non è stata presa. “I responsabili di Ats hanno spiegato che per giungere alla chiusura bisogna registrare almeno il 50% di classi in quarantena”. Una soglia che Olgiate, Comune che conta 14 classi alla primaria e 8 alla secondaria di primo grado, non ha ancora raggiunto. “Domani mi confronterò con il sindaco di Agrate, dove le scuole sono state già chiuse, per capire come si sono mossi loro e come è possibile agire. Ripeto, non vorrei arrivare troppo tardi”.
I dati sul cruscotto aggiornati non in tempo reale
Proprio per essere il più possibile aggiornato sugli sviluppi del contagio, il sindaco ha chiesto ai genitori di avvisarlo direttamente tramite il cellulare in caso di richiesta di tampone da parte del medico di base o del pediatra. “I dati presenti sul cruscotto non sono aggiornati e voglio sapere cosa sta succedendo nel paese che amministro al fine di prendere le decisioni più opportune. Sono pronto a emettere anche un’ordinanza qualora la situazione dovesse degenerare”.
In salita anche il numero di persone sottoposte a sorveglianza attiva, attualmente pari a 43 comprensive anche di contatti stretti di positivi.