Ponte di Paderno, tornano i treni. Stop di 3 minuti per le auto e incubo code

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Da lunedì i treni torneranno a transitare sul ponte San Michele: niente cerimonia di inaugurazione causa Covid

Preoccupa lo stop imposto alle auto durante il transito dei treni sul ponte. Torchio (Paderno): “Già chiesto a Rfi di valutare di abbassare il tempo finora stimato”

 

PADERNO – Dopo due anni di stop, anche i treni torneranno da domani, lunedì 14 settembre, a transitare sul ponte San Michele. Una bella notizia, che mette fine ai disagi dei tanti pendolari della linea Bergamo – Milano, a cui fa da contraltare la conferma che le auto dovranno attendere ferme al semaforo il passaggio dei treni lungo il ponte. L’orario prevede il transito di due convogli ogni ora considerando entrambi le direttrici con un incremento negli orari di punta per servire maggiormente i pendolari e gli studenti.

Uno stop da due minuti e mezzo a tre minuti

Una notizia che ha già scatenato preoccupazioni e timori, legate soprattutto alla durata dell’attesa, che sarà sicuramente acuita anche dal fatto che sul ponte si circola a senso unico alternato. Dopo le prime prove, Rfi ha comunicato ai sindaci di Paderno e Calusco che i tempi di attesa dovrebbero (ma il condizionale è quanto mai d’obbligo) variare dai due minuti e mezzo ai tre minuti. Il che vuol dire che per questa durata di tempo il semaforo resterà rosso sia a Calusco che a Paderno permettendo al treno di attraversare tutto il ponte e avvicinarsi alla stazione di destinazione. “Abbiamo già chiesto a Rfi di verificare dopo i primi giorni se questo tempo non possa essere diminuito” puntualizza il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio, preoccupato delle code chilometriche che si potranno venire a creare nel suo paese in attesa che scatti il fatidico verde.

Il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio

Rfi e la promessa di rivalutare la scelta dopo i monitoraggi

Preoccupazioni condivise anche dall’altra parte del ponte, dove l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Cocchi aveva infatti inoltrato una lettera a Rfi per chiedere di poter rivedere questa misura. Nella risposta il responsabile della produzione Lombardia di Rfi Luca Cavacchioli aveva ricordato che questa misura, anticipata alle autorità già a gennaio, è necessaria al fine di “preservare al meglio la durabilità dell’opera nelle necessarie condizioni di sicurezza” dichiarandosi in aggiunta possibilista in merito a una rivalutazione della decisione a fronte di un’analisi e di un attento monitoraggio dei flussi di traffico sul ponte.

Del resto, prima dell’improvvisa chiusura del viadotto, avvenuta il 14 settembre 2018, era già capitato che auto e treni transitassero in contemporanea sul ponte. Un’obiezione a cui Rfi ha controbattuto asserendo che anche in passato si sarebbe dovuto precludere il transito in contemporanea: “Nel passato tale esigenza è stata attuata in modo discontinuo contrariamente alle altre limitazioni vigenti sull’opera, come quelle stradali e ferroviarie – ha scritto sempre Cavacchioli – . Ciò ha inevitabilmente influito sulle prestazioni dei materiali”.

Nessuna cerimonia di inaugurazione del ponte

Per ora, in attesa quindi del monitoraggio promesso da Rfi, quindi automobilisti e motociclisti dovranno mettersi l’animo in pace e attendere il passaggio dei treni. Una situazione che provocherà code e snervanti attese mettendo sotto stress la viabilità nella zona intorno al ponte sia sulla sponda bergamasca che lecchese.
Per quanto riguarda la circolazione dei treni, Trenord ha fatto sapere che la nuova offerta commerciale prevede un cadenzamento orario ogni 30′ nelle fasce orarie a maggior domanda. Primo treno da Bergamo alle 05.20 ed ultimo con partenza alle  22.20 mentre da Milano Porta Garibaldi è in partenza alle 05.31 ed ultimo con partenza alle 22.31.
Rfi non ha previsto alcuna cerimonia ufficiale di inaugurazione del ponte San Michele per evitare, data l’emergenza Covid, assembramenti.