Dopo il no alla messa in liquidazione, Olgiate ha anche inviato la richiesta di parere alla Corte dei Conti
“C’è un contrasto sull’interpretazione delle norme che va chiarito. Per questo chiediamo il rinvio dell’assemblea dei soci, fissato per il 14 aprile”
OLGIATE – Rinviare l’assemblea dei soci di Retesalute, già convocata per il 14 aprile per deliberare la messa in liquidazione dell’azienda speciale, in attesa del pronunciamento della Corte dei Conti. E’ quanto ha chiesto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Battista Bernocco con una nota inviata al Consiglio di amministrazione di Retesalute e ai Comuni soci.
Dopo aver deliberato contro l’atto di indirizzo per la proposta di messa in liquidazione dell’azienda speciale attiva nei servizi alla persona nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 12 marzo, l’amministrazione olgiatese ha infatti inviato una richiesta di chiarimento alla Corte dei Conti in merito alla proposta di delibera di messa in liquidazione della società che tutti i 27 Comuni soci dovrebbero portare in discussione e votazione nei consigli comunali entro il 14 aprile così da dare mandato al proprio sindaco in assemblea.
Il condizionale è quanto mai d’obbligo, visto che la decisione del Comune di Olgiate di consultare la Corte dei Conti potrebbe portare a un rinvio dell’assemblea in attesa di ulteriori chiarimenti dall’organo di rilievo costituzionale. Per Olgiate ci sarebbe infatti un contrasto tra l’interpretazione fornita dalla Corte dei Conti della Lombardia nei mesi scorsi e il pronunciamento della Corte dei Conti della Campania nel gennaio 2021 su una vicenda simile. “Ragioni per cui abbiamo chiesto al Cda e di conseguenza all’assemblea dei soci di rinviare la seduta in attesa di un chiarimento” puntualizza Bernocco.
In Consiglio comunale la segretaria Anna Lucia Gaeta aveva già precisato come, “al di là del problema economico e finanziario, noto e riconosciuto, la questione è giuridica perché il Cda sostiene l’obbligatorietà della messa in liquidazione in base al comma 555 dell’articolo 1 della legge finanziaria del 2013 che stabilisce questo percorso in caso di 4 bilanci in perdita su 5. Per me questo percorso non è vincolante perché non solo è un parere a fronte di una domanda ben specifica, ma anche perché andrebbe rivisto alla luce di nuovi pareri usciti di recente, come quello emesso nel 2021 dalla corte dei conti della Campania”.
Non solo, ma come già emerso in Consiglio, l’amministrazione comunale olgiatese è alquanto critica circa la forma di messa in liquidazione in continuità equiparata a un vero e proprio salto nel buio. “Chiediamo solo di poter chiarire meglio gli aspetti che appaiono ancora controversi. Dopodichè qualora la Corte dei Conti dovesse dare il via libera alla messa in liquidazione, lo si potrà fare senza temere conseguenze” conclude il primo cittadino.