Riserva lago Sartirana: “Finalmente al via l’applicazione del piano di gestione”

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Lago di Sartirana

La soddisfazione di diverse associazioni ambientaliste del territorio da sempre attente alla riserva del lago di Sartirana

“Bene l’incarico a uno zoologo e l’intenzione di effettuare una mappatura dell’avifauna”

MERATE – Soddisfazione per l’incarico a uno zoologo, docente dell’Università di
Milano, di uno studio per verificare la presenza delle specie di avifauna all’interno del sito Natura 2000. E’ quanto esprime l’associazione Monte di Brianza, insieme a Cai Calco, Avaib Olgiate Molgora, Comitato Civico Ambiente, Cros Varenna, Legambiente Lecc, Lipu Lecco e Wwf Lecco  sottolineando come, finalmente, dopo” tanti anni di assoluta volontaria latitanza e di tutte le gravi inadempienze normative da parte dell’ex ente gestore (Comune di Merate)”, il Parco del Curone stia iniziando ad applicare il piano di gestione della Riserva Naturale Lago di Sartirana Sito Natura 2000.

Spiegano i referenti del sodalizio naturalista: “Nel capitolo 4 “Azioni di piano” del piano di gestione integrato, approvato da Regione Lombardia il 3 aprile 2023, si specifica chiaramente che, a seguito dell’individuazione delle minacce e dei fattori di impatto, si è costruito un impianto di strategie gestionali con specifiche azioni da intraprendere secondo la classificazione introdotta dal manuale per la gestione dei siti Natura 2000 predisposto dal Ministro dell’Ambiente. Nella scheda al suo interno “monitoraggio avifauna”, si invita l’Ente Gestore a creare un programma di osservazione e/o ricerca sul numero di individui per ogni specie presente nel periodo riproduttivo in tutta l’area del Lago“.

Non solo. “Si prescrive inoltre di identificare l’incidenza delle attività di disturbo e di mitigazione presenti nell’area attraverso l’andamento delle popolazioni delle specie di avifauna nidificanti. Una mappatura da attuarsi una volta al mese, da marzo a luglio, e da ripetersi con scadenza quinquennale. Dunque, un lavoro fondamentale richiesto da Regione Lombardia per avere un quadro più esaustivo sullo stato di conservazione del patrimonio di biodiversità conservato dalla rete e anche utile alla rendicontazione regionale per l’Unione Europea. Questi interventi dovranno essere realizzati entro tre anni dall’approvazione del Piano di Gestione e l’importo messo a disposizione è di 3.000 euro”.