Sciopero al Viganò, Mastroberardino risponde agli studenti: “Cura e investimenti non mancano”

Tempo di lettura: 5 minuti

La risposta del consigliere provinciale Mastroberardino dopo lo sciopero di venerdì al Viganò

“Sulla mancanza di acqua nei bagni siamo intervenuti appena ricevuto la segnalazione”

MERATE – Dalle tapparelle distrutte alle porte di sicurezza rotte, passando per la vicenda della mancanza di acqua dei bagni che ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando allo sciopero, con tanto di striscioni e fumogeni, fuori dall’istituto: il consigliere provinciale Fabio Pio Mastroberardino ha deciso di rispondere punto su punto agli studenti dell’istituto Viganò che ieri, venerdì, hanno protestato per chiedere proprio alla Provincia maggior cura e attenzione per la loro scuola.

“La scuola cade a pezzi” “E noi con lei” l’eloquente messaggio riportato su due fogli A 4, posizionati vicini sul cancello di ingresso, a simbolizzare quella che per i ragazzi non può che essere una scarsa attenzione e manutenzione dell’istituto.

sciopero istituto Viganò Merate

Critiche a cui ha deciso di rispondere il delegato provinciale all’Istruzione che, sottolineando di essere stato a sua volta rappresentante d’Istituto e presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, ha però esortato gli studenti a “documentarsi al meglio sulla reale condizione degli istituti e a utilizzare una terminologia appropriata a fronte degli eventuali disagi”. Due gli esempi riportati: “Dichiarare ad esempio che “ci sono gravi problemi strutturali”, o che le “porte di sicurezza sono chiuse con i lucchetti” non corrisponde al vero, perché come ben potete immaginare qualora fosse così avremmo il dovere di chiudere il vostro istituto”.

Mastroberardino ha inoltre ribadito la massima disponibilità all’ascolto ricordando che “meno di un mese fa, io e la Presidente Hoffman abbiamo incontrato proprio i rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti (voi due purtroppo non siete riusciti a partecipare immagino), che ci hanno mostrato con un video molto belli alcuni problemi presenti nei vostri istituti. Li abbiamo accolti in provincia e ascoltati, segnato tutto quanto segnalato e stiamo lavorando per intervenire in merito”.

Sottolineando come la Provincia abbia già investito più di 3 milioni di euro per le manutenzioni dei istituti superiori lecchesi, e a questi fondi vanno aggiunti i 16 milioni di euro reperiti tramite bandi Pnrr che ci stanno permettendo di migliorare l’efficienza energetica di molti edifici, adeguarli da un punto di vista antisismico, rifare intere coperture o costruire nuove palestre d’istituto, il consigliere provinciale ha rimarcato gli investimenti effettuati per la scuola superiore di via dei Lodovichi: “Abbiamo investito 105 mila euro per opere di manutenzione varie: il rifacimento di serrature e cancelli, l’adeguamento di impianti elettrici, di sicurezza e dei cancelli, degli interventi di manutenzione degli ascensori, oltre a più di 30.000 euro sull’impianto di riscaldamento per il quale sono stati sostituiti i generatori, le pompe di circolazione, e le valvole dei radiatori in tutto l’edificio. A questo si aggiunge che abbiamo già concluso un ulteriore intervento di 968.000 euro per il completo rifacimento della copertura del vostro edificio, che presentava vari problemi di infiltrazione”.

Somme a cui vanno aggiunti gli 80mila euro per il rifacimento delle piste di atletica all’aperto e i 3,5 milioni di euro per la realizzazione di una nuova palestra a servizio di Viganò e Agnesi i cui lavori sono da poco iniziati.

Mastroberardino ha poi risposto punto su punto alle contestazioni emerse venerdì durante lo sciopero

  • Mancanza di acqua da tutta la settimana
    Per quanto riguarda la mancanza di acqua, nei soli piani alti dell’Istituto, si precisa che la segnalazione è pervenuta in data 22.02.2023 via pec e da subito si è intervenuti nel programmare la risoluzione al problema attivando la ditta incaricata.
    Sono state necessarie alcune visite tecniche ispettive, dalle quali è emersa la presenza di un tubo rotto nel seminterrato e contemporaneamente sono state fatte verifiche con LRH relativamente alla pressione dell’acqua.
    Il lavoro era già stato programmato per la giornata odierna con le ditte incaricate.
  • Porte di sicurezza rotte, alcune serrate con lucchetti 
    La porta chiusa con lucchetto e rotta ci risulta essere una sola e non si tratta di VIA DI FUGA COME DA PIANO DI ESODO REDATTO DA RSPP, quindi non va ad incidere sulla sicurezza degli alunni.
  • Scale antincendio rotte
    Si informa che quest’estate sono state posizionate 4 nuove porte di sicurezza che portano alla scala di sicurezza esterna, a seguito del rinnovo del CPI rilasciato nell’agosto 2023, certificato redatto da tecnico abilitato che ha analizzato anche le scale di sicurezza, il termine malridotte è probabilmente riferito a aspetto estetico sicuramente migliorabile. Ma non sussiste alcun problema in merito alla sicurezza.
  • In alcune classi mancano i caloriferi
    I riscaldamenti non mancano, in ogni aula c’è almeno un radiatore. Stiamo valutando se tecnicamente possono essere migliorate le condizioni di comfort, fermo restando la collaborazione di voi studenti nel non manomettere le termovalvole impostate per creare equilibrio in tutti gli spazi, come spiegato stamane dai tecnici provinciali presenti, a seguito di sopralluogo programmato, durante lo sciopero.
    Analogamente, come già detto nella lettera di risposta alla Consulta, l’utilizzo improprio di termoconvettori elettrici altera il funzionamento dell’Impianto.
    In tutta la scuola ci sono sonde per mantenere le temperature di legge (19°) finalizzato al contenimento dell’inquinamento atmosferico. Si aggiunge che al raggiungimento della temperature di legge, rilevate dalle sonde appositamente posizionate, i termosifoni non richiamano calore e risultano freddi al tatto, ciò non significa che non funzionino.
  • Tapparelle distrutte
    Il tema veneziane/tapparelle rotte e vetuste è noto e attenzionato, accomuna quasi tutte le scuole.
    I costi di sostituzione, in relazione al numero delle stesse, sono elevati e al momento non sono disponibili le risorse necessarie anche se c’è la volontà di contribuire alla sistemazione delle stesse, con la collaborazione della scuola e cercando forme di finanziamento.

Considerazioni che portano il consigliere provinciale a concludere: “Credo che tutto questo testimoni il grande impegno rivolto in generale alle scuole della nostra provincia, ed in particolare al vostro istituto che è di certo tra quelli maggiormente finanziati. Cari studenti: detto questo, è tutto perfetto? No, certamente sono ancora tante le cose da risolvere, ma stiamo dedicando tutto il nostro impegno e il massimo delle risorse disponibili per migliorare i nostri istituti e il vostro confort”.