Tappa a Merate e a Lecco per 7 ragazze siciliane con il progetto Legalità e bellezza

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L’iniziativa è stata promossa nell’ambito di Drop -in in una proposta di viaggio e scambio esperienzale tra Nord e Sud

Sette ragazze del CPF Euroform di Licata hanno visitato Merate e Lecco, entrando in contatto con i luoghi, i progetti e le persone del territorio

MERATE – Hanno fatto tappa prima a Merate e poi a Lecco, facendo poi capolino anche a Milano, in un tour volto alla scoperta dei luoghi, dei progetti e delle persone che animano il territorio. Sono state sette ragazze siciliane le protagoniste, settimana scorsa, di “Legalità e bellezza”, proposta di viaggio/scambio esperienziale promossa nell’ambito di Drop-in, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con particolar riferimento a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17 anni a rischio emarginazione sociale e relazionale.

L’esperienza, volta a consolidare il lavoro di rete nei due territori di intervento (a Nord nella provincia di Lecco e a sud in quelle di Agrigento e Trapani), è iniziata la prima settimana di maggio con la trasferta di 7 ragazzi lecchesi (4 dell’hinterland del capoluogo e 3 del Meratese) in Sicilia. Un’azione a cui ha fatto poi seguito l’arrivo del Lecchese di un gruppo di ragazzi siciliani che, accompagnati da una delegazione di operatori facenti capo agli enti partner del progetto, hanno potuto visitare il territorio della Provincia di Lecco e conoscere le attività realizzate all’interno del Progetto Drop-in.

La tappa a Merate

Arrivate all’aeroporto di Linate accompagnate da un insegnante e dal direttore Salvatore Palermo e dalla referente della Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Daniela Avanzato, le sette ragazze del CPF Euroform di Licata sono arrivate a Merate dove sono state accolte da Franca Maggioni, assessore al Welfare di Merate, che ha organizzato per loro, in collaborazione con l’Istituto Manzoni una visita guidata per il paese. Il professor Lorenzo Proserpio ha mostrato alle ragazze i luoghi manzoniani e le vedute di rilevanza culturale e storica.

La passeggiata si è conclusa in Municipio per i saluti istituzionali.Da qui il gruppo si è poi diretto al vicino studio di Simone Bonetta (in arte B Simo) per una presentazione dei laboratori di Street Art, in via di attivazione in molti Comuni del Meratese.

Immerse nei materiali e nei colori le ragazze hanno potuto liberamente dare voce alla propria creatività. Dopodichè spazio a una dimostrazione delle attività del FABLAB con la possibilità di sperimentarsi con le macchine per incisione laser.
Non solo, ma qui è avvenuto l’incontro con i ragazzi lecchesi che la settimana prima erano stati protagonisti del viaggio al Sud.

A Lecco

Dopo il pernottamento all’ostello del Monte Barro, il secondo giorno di trasferta è iniziato con la visita ai Cfpa di grafica e agraria di Consolida seguito dal pranzo con il giornalista Lorenzo Bonini, autore insieme a Paolo Valsecchi e Stefano Scaccabarozzi, del libro “Io non sono nessuno”, che raccoglie la testimonianza del lecchese Piero Nava, testimone della morte del giudice Livatino e per questo costretto a vivere per trent’anni sotto scorta. Un momento di riflessione ed emozione che ha dato sostanza al tema scelto per questa esperienza di viaggio, ovvero la legalità e la bellezza. Non a caso, i ragazzi lecchesi nella loro tappa in Sicilia hanno infatti visitato la sede dedicata al giudice.

Dopo pranzo, le ragazze hanno potuto ammirare la splendida vista su lago e monti offerta salendo sul Matitone, il campanile di Lecco, venendo poi accolte in Comune a Lecco da Emanuele Manzoni, assessore ai Servizi Sociali per i saluti.

La cena non poteva che svolgersi alla Pizzeria Fiore, bene confiscato alla mafia. L’associazione Libera ha raccontato la storia del ristorante, confiscato ad un boss attualmente in 41-bis. Presenti Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria del lecchese, Lorenzo Guerra, presidente di Consolida, i direttori del CFP Aldo Moro e dei CFP di Consolida e i referenti dell’ente capofila di Drop-in, cooperativa sociale La Grande Casa.

A chiudere l’esperienza, un tour del centro di Milano prima del volo di rientro.