Adesione intorno al 70% nelle scuole casatesi: individuato un positivo asintomatico alle scuole medie
Lo screening verrà ripetuto entro 15 giorni. Ats Brianza: “Un progetto pilota per valutare l’applicabilità dei tamponi salivari per il prossimo anno scolastico”
CASATENOVO – “Una buona adesione da parte delle famiglie e un alto gradimento degli studenti verso un test giudicato e risultato meno invasivo rispetto ai classici tamponi oro faringei”. E’ soddisfatto il dirigente scolastico Ettore Melchionna al termine delle giornate di somministrazione dei test salivari in alcuni plessi dell’istituto comprensivo da lui guidato. Tre scuole di Casatenovo, di diverso ordine e grado in modo da avere un’ampia rappresentatività, sono state scelte da Ats Brianza per avviare un progetto di sperimentazione al fine di valutare la possibilità di attuare, a partire dal prossimo anno scolastico, i test salivari nelle scuole al posto dei classici e più invasivi tamponi oro – faringei.
Grazie all’accordo con le famiglie che si sono rese disponibili, martedì mattina si è partiti con la somministrazione del test salivare a 73 alunni della scuola primaria Capoluogo, (pari a circa il 70%) dove nelle scorse settimane si erano verificati alcuni casi di positività con la conseguente messa in quarantena di alcune classi. Mercoledì è poi toccato alla scuola secondaria di primo grado dove i tamponi salivari sono stati effettuati a 113 alunni riscontrando la positività di un alunno asintomatico con la conseguente messa in quarantena della classe frequentata. Giovedì è infine toccato ai piccoli della scuola dell’infanzia di Valaperta, con 56 alunni coinvolti nel progetto (gli esiti non sono ancora noti).
“Ho voluto prendere parte a tutte e tre i momenti di screening in modo da potermi sincerare che tutto funzionasse al meglio e verificare anche il riscontro da parte degli studenti” precisa il dirigente. “Devo dire che anche i più piccoli, appositamente preparati al test dagli insegnanti e accolti con empatia dal personale sanitario di Ats, hanno reagito bene accettando di buon grado di effettuare l’esame. Del resto si tratta del prelievo di una piccola quantità di saliva senza dover effettuar nulla di invasivo”.
L’istituto comprensivo ha messo a disposizione l’aula Covid già individuata in ogni plesso in base alle normative vigente di contenimento del virus, in modo che le operazione di tracciamento non interferissero con la normale didattica. “Iniziative come queste sono importanti perché vanno nella direzione di interrompere il più presto possibile la diffusione del contagio” conclude Melchionna manifestando la più ampia collaborazione con Ats.
Il progetto prevede, almeno sulla carta, che il test venga ripetuto dopo 15 giorni. Calendario alla mano, sarà possibile farlo sicuramente alla scuola materna visto che la frequenza è garantita fino al 30 giugno, mentre si sta valutando come procedere la primaria e la scuola secondaria di primo grado, dove l’ultimo giorno di frequenza sarà l’8 giugno. Tra le ipotesi quella di prevedere un secondo screening solo per gli studenti della primaria il penultimo giorno di scuola, in modo da ottenere dati più completi sulla mappatura del contagio. Non solo. L’idea è infatti quella di fare eseguire il test salivare da soli agli studenti (in base all’età e alle competenze) con l’ausilio di un assistente sanitario che dovrà vigilare sulla corretta esecuzione del prelievo. In questo modo poi si verificherà, anche con un controllo incrociato in laboratorio sull’attendibilità del prelievo, la capacità di svolgere il test in autonomia da parte dei ragazzi, avendo parametri validi per l’organizzazione del servizio a partire dal prossimo anno scolastico.
“La bontà del progetto pilota, avviato a Casatenovo, è proprio quello di valutare se il modello è applicabile su larga scala e come – fanno sapere da Ats Brianza – . Si vuole infatti verificare se il test risulta veramente più gradito agli studenti, più semplice e veloce nella somministrazione e soprattutto applicabile, a parità di efficacia, attraverso l’autosomministrazione liberando personale medico sanitario”. Un bilancio che toccherà alla Regione chiudere basandosi anche sul riscontro fornito da Casatenovo.