Stamattina sopralluogo dei consiglieri provinciali all’istituto Viganò di Merate
Nel fine settimana i tecnici dell’azienda che ha in appalto il servizio proveranno a sostituire alcuni pezzi
MERATE – Sopralluogo questa mattina, mercoledì, dei consiglieri provinciali Felice Rocca e Marco Passoni all’istituto Viganò, dove da diverso tempo si stanno registrando problemi a causa del cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Sabato scorso alcuni studenti avevano indetto uno sciopero per rendere manifesta la loro condizione di disagio causato dal dover svolgere le lezioni al freddo.
Una delegazione di studenti si era anche recata in Municipio a Merate per incontrare il sindaco Massimo Panzeri e renderlo al corrente della vicenda che è di competenza provinciale essendo la proprietà degli istituti superiori di secondo grado in capo a Villa Locatelli. “Siamo al corrente di questo cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento che riguarda alcune zone dell’istituto scolastico – puntualizza Rocca – . La ditta che ha in carico l’appalto è intervenuta per cercare di risolvere la situazione, ma al momento non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Non c’è inerzia da parte loro e sono giorni che sono a scuola girando classe per classe alla ricerca di ciò che non funziona”. Al momento però il guasto resta un “giallo”. La scorsa estate, grazie all’investimento effettuato proprio dalla Provincia, era stata sostituta la centrale termica, posizionandone uno unico a servizio sia del liceo Agnesi che dell’istituto Viganò. Ma da metà ottobre, con l’accensione dei termosifoni, si sono verificati i primi problemi che, dopo aver riguardando in un primo momento anche il liceo, si sono concentrati sul Viganò, interessando in particolar modo il piano terra e il seminterrato.
“Abbiamo programmato per questa mattina un sopralluogo a scuola per renderci conto di persona della situazione in cui versano gli studenti. L’azienda interverrà con la sostituzione di alcuni pezzi in questo fine settimana in modo da poter spegnere l’impianto a scuole chiuse. Speriamo che siano aggiustamenti risolutivi”. Intanto la Provincia sta anche valutando l’ipotesi di intervenire con soluzioni tampone (al vaglio l’idea di posizionare dei caloriferi elettrici) qualora la condizione di freddo nelle aule dovesse prolungarsi più a lungo del previsto. Dal canto loro, gli studenti continuano a manifestare la propria contrarietà alla situazione vissuta, chiedendo alle istituzioni risposte concrete e il più possibili veloci. E l’idea è quella di aderire con una buona rappresentanza allo sciopero studentesco in programma per venerdì 19 novembre al motto “Siamo il futuro che si ribella”. Una manifestazione in cui il tema non sarà solo quello dell’assenza di riscaldamento, ma il diritto allo studio, l’edilizia scolastica, i trasporti, il benessere psicologico e l’educazione sessuale degli studenti.