Urge mettere in sicurezza i versanti di Noceno, compromessi dal continuo maltempo
“Un problema presente da anni, ma il piano per risolverlo è costoso e delicato. Teniamo gli occhi aperti su bandi e contributi”
BELLANO – Il territorio lecchese continua a essere flagellato da intensi fenomeni di maltempo, a cadenza ricorrente. L’ultimo ieri sera, giovedì, che ha colpito con forza Lecco, Valsassina e lago, non l’unico ad aver provocato danni nelle ultime settimane. Soprattutto alcune zone, quando si verificano simili episodi, diventano osservate speciali: una di queste è Noceno, che già da tempo sta soffrendo le forti piogge e il conseguente dissesto idrogeologico, tanto da spingere il Comune di Bellano ad affidare a un geologo un progetto per limitare danni e disagi, che si traducono in detriti e terra per le strade.
“E’ da anni che nel territorio di Noceno c’è questa problematica – spiega Antonio Rusconi, sindaco di Bellano – infatti ci eravamo già rivolti a un geologo per elaborare un piano in grado di risolvere le criticità di un territorio che è estremamente complesso, con molte valli su cui bisogna intervenire”.
Un disagio non nuovo, ma che di certo nelle ultime settimane sembra essersi acuito perché il territorio di Bellano è stato particolarmente sferzato dal maltempo: “Nelle valli di Noceno gli episodi temporaleschi hanno ostruito tubature e condotti, riversato il materiale per strada e per ben tre volte operai e ditta del Comune hanno dovuto intervenire. Abbiamo anche presentato la scheda RASDA a Regione Lombardia (riservata agli enti locali accreditati per segnalare all’ente i danni causati da eventi calamitosi ndr) per lavori di somma urgenza pari a 16 mila euro (+ IVA). Se la strada è stata prontamente liberata, le criticità però rimangono”, racconta il primo cittadino.
Tuttavia non sarà così semplice concretizzare il progetto affidato, in primis perché molto costoso: “Il geologo ci ha preventivato 500 mila euro di lavori di regimazione per mettere in sicurezza i versanti di Noceno – continua Rusconi – e non è neanche la cifra totale. Tralasciando poi la difficoltà e la delicatezza delle opere. Ora come ora siamo ben attenti a intercettare opportunità tramite bandi o contributi, anche se per al momento di specifici non ne ravvisiamo, ma sappiamo che Regione Lombardia sarà pronta a intervenire, come ha fatto per la frana alla Galleria Tre Madonne, per l’alluvione del 2020 sulla strada di Camaggiore o per ripristinare e consolidare gli argini del fiume Pioverna”.