Il Bilancio di Missione 2024 racconta un anno al servizio dei più fragili
La presidente Minoli: “La nostra sfida è mantenere qualità e vicinanza, come ci ha insegnato il nostro fondatore”
BOSISIO PARINI – Più di 23mila bambini e ragazzi presi in carico, oltre 3.800 ricoveri specialistici, 160 progetti di ricerca portati avanti in 28 sedi italiane. È la fotografia che emerge dal Bilancio di Missione 2024 dell’Associazione La Nostra Famiglia, che da quasi ottant’anni si prende cura, in tutta Italia, di minori con disabilità o difficoltà nello sviluppo. Un anno di impegno clinico e scientifico, che non si limita ai numeri ma racconta storie, volti e speranze.
“In un contesto difficile per il terzo settore sanitario, continuiamo a lavorare affinché la presa in carico dei bambini sia globale e continuativa, coniugando scienza e umanità”, afferma la presidente Luisa Minoli. “La nostra sfida è mantenere qualità e vicinanza, come ci ha insegnato il nostro fondatore, il Beato Luigi Monza, nel 1946”.
Nel 2024, i Centri di Riabilitazione dell’Associazione hanno seguito 19.458 bambini e ragazzi, mentre le Unità Operative Cliniche hanno ospitato 3.813 ricoveri per disturbi neurologici, neuropsicologici, cognitivi, emotivi e per patologie conseguenti a traumi cerebrali. Una rete di 2.345 operatori lavora quotidianamente al fianco delle famiglie, con un modello basato su cura integrata e attenzione costante.
Il gradimento espresso dalle famiglie è alto: il 96% si dichiara soddisfatto dei servizi e il 97% apprezza l’accoglienza ricevuta. Un dato che trova conferma nelle testimonianze. Come quella di un padre, che racconta il ritorno a casa della figlia dopo un lungo ricovero a Bosisio Parini: “Vi abbiamo consegnato, nel lontano dicembre, una ragazza appena uscita dal coma […] Ci riportiamo a casa la nostra Cate, traballante ma connessa, carichi di speranza per un futuro dignitoso”.
Accanto all’attività clinica, c’è la ricerca: nel 2024 sono stati realizzati 160 studi, con 149 pubblicazioni scientifiche, grazie all’attività dell’IRCCS Eugenio Medea, l’ente scientifico dell’Associazione, parte di reti nazionali e internazionali.
L’innovazione tecnologica ha trovato spazio in progetti concreti: a Bosisio Parini, in provincia di Lecco, è stato inaugurato ActivePark, un parco inclusivo e digitale, sviluppato insieme al Politecnico di Milano, che grazie a sensori e feedback si adatta alle capacità di ogni bambino. A Pasian di Prato (Udine), sono nati nuovi spazi per la stimolazione multisensoriale e la realtà immersiva, dove la terapia si trasforma in gioco.
Sul fronte delle malattie rare, il Polo Ospedaliero Scientifico di Brindisi ha avviato la prima terapia mirata per l’Atassia di Friedreich, una grave patologia neurodegenerativa. Il centro di Conegliano (Treviso), invece, ha condotto una ricerca internazionale sull’intelligenza artificiale applicata alla diagnosi dell’epilessia, per renderla più precisa e meno invasiva.
Importante anche il sostegno della comunità: nel 2024 sono stati raccolti 3.687.000 euro tra donazioni e 5×1000, segno della fiducia che cittadini, aziende ed enti continuano ad accordare all’Associazione.
I dati regionali confermano l’estensione e l’impatto della rete:
Lombardia: 1.725 ricoveri, 6.662 persone in carico, 198 studenti, 280.042 euro dal 5×1000
Veneto: 1.724 ricoveri, 7.081 persone in carico, 142 studenti, 168.053 euro dal 5×1000
Friuli Venezia Giulia: 3.198 persone in carico, 48.491 euro dal 5×1000
Puglia: 364 ricoveri, 1.783 persone in carico, 28.398 euro dal 5×1000
Liguria: 406 persone in carico, 3.221 euro dal 5×1000
Campania: 328 persone in carico, 29.947 euro dal 5×1000
Anche la formazione resta centrale: nelle principali regioni coinvolte, sono 540 gli studenti iscritti ai corsi universitari legati all’attività della Nostra Famiglia.
Un bilancio che mostra numeri solidi, ma soprattutto storie vere. Quelle di chi, ogni giorno, lavora per restituire futuro e dignità ai più fragili.

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