Dopo lo stop del 2020, è tornato il Fierone di Oggiono con la sua 406° edizione
Oltre cento bancarelle in centro e l’area zootecnica. Tanta la gente, mascherine e green pass
OGGIONO – Taglio del nastro domenica mattina per il Fierone di Oggiono: un ritorno quello della manifestazione per le vie della cittadina brianzola dopo un anno di assenza a causa dell’emergenza Covid che nel 2020 ha costretto ad annullare la storica sagra.
Quest’anno invece l’evento può svolgersi, pur con le limitazioni già in uso per le altre manifestazioni ovvero l’obbligo di indossare la mascherina e di essere in possesso di Green pass, con controlli a campione da parte della Polizia Locale.
“Quest’anno è la fiera del coraggio – ha aperto l’inaugurazione Nicolò Corti della Pro Loco – vogliamo ripartire da qui dopo che l’emergenza sanitaria ha fermato la manifestazione nel 2020, è uno dei rarissimi casi nella sua storia iniziata nel 16141. La Pro Loco, insieme all’amministrazione comunale, ce l’ha messa tutta e questo è il risultato”.
“Al trinomio tradizione-cultura-storia che ha sempre caratterizzato la fiera – ha aggiunto – quest’anno si accompagna anche la anche parola sicurezza per vivere l’evento in pieno rispetto delle attuali nome per benessere di tutti i visitatori, con l’auspicio di tonare a presto alla assoluta normalità”.
Anticipato venerdì dall’apertura del ristorante nella tensostruttura e sabato dal pranzo della tradizione, domenica il Fierone è entrato pienamente nel vivo con le bancarelle, oltre un centinaio posizionate per le vie del centro, e con l’apertura dell‘area zootecnica che quest’anno ha trovato una collocazione differente: non più negli spazi di viale Vittoria di fronte alla stazione, dopo il diniego della proprietà a renderli disponibili è stata trovata una nuova location nel parcheggio in Largo Arturo Carniti.
Una nuova posizione, più centrale rispetto alla fiera, che non è dispiaciuta agli allevatori e al pubblico. Proprio qui si è svolto, intorno alle 10, il taglio del nastro della manifestazione:
“La inauguriamo con un pizzico di emozione, condiviso da tutta la squadra, da tutti i volontari della Pro Loco che in poco tempo, vi garantisco veramente poco, sono riusciti ad organizzare questa manifestazione – ha sottolineato il presidente della Pro Loco, Danilo Riva – Torniamo finalmente a stare insieme”.
All’inaugurazione, scandita dalle note del Corpo Musicale Marco d’Oggiono, era presente il sindaco Chiara Narciso insieme ai suoi predecessori oggi in Regione e Parlamento, il consigliere regionale Raffaele Straniero e l’onorevole Paolo Ferrari, oltre al comandante dei Carabinieri e della Polizia Locale, ad una rappresentanza del Consiglio comunale dei Ragazzi e ad una delegazione tedesca in visita alla cittadina lecchese.
“La prima parola che mi viene da dire è ‘che bello’, che emozione essere ancora qui – ha sottolineato il sindaco Narciso – la seconda parola è ‘grazie’, ai volontari della Pro Loco e al loro presidente che ci hanno messo anima e cuore per riuscire ad organizzare la fiera, ma grazie anche agli uffici comunali perché spesso si dà per scontato il loro lavoro e invece ci hanno messo tutti un grande impegno, anche la Polizia Locale e il comandante hanno messo tutti quel ‘di più’ per poter organizzare quest’anno il Fierone”.
“E’ bello essere di nuovo qui per tre motivi – ha proseguito il primo cittadino – è un nuovo segnale di ripartenza, ci fa capire che è possibile che con il virus è possibile convivere e fare le cose che facevamo in passato. E’ importante anche per le persone che lavorano in fiera e infine per le relazioni, che sono il sale della vita e di cui abbiamo dovuto fare a meno nei mesi passati. E allora godiamocela questa fiera, guardiamo negli occhi le persone che incontreremo, assaporiamo odori e sapori, cerchiamo di viverla con il cuore”.
“La fiera può ripartire grazie al senso di responsabilità dimostrato dai cittadini nell’ultimo anno – ha detto Raffaele Straniero – ma per ripartire ci vuole anche il coraggio e di questo va dato merito al Comune e alla Pro Loco”
“E’ un onore e un’emozione tornare a vedere questa fiera popolata di persone a animata dall’aspetto zootecnico che è il suo cuore – è intervenuto l’on. Ferrari – Ufficialmente inauguriamo la 406esima edizione ma io conterei anche quella dell’anno scorso, perché la volontà di realizzarla c’era eccome. Onoriamo lo spirito contadino delle nostre radici che ci porta a superare difficoltà ed ostacoli”.
Il taglio del nastro è stato preceduto dalla benedizione di don Maurizio Mottadelli che ha sottolineato: “Dobbiamo tenere vive le tradizioni per i nostri ragazzi, perché il loro futuro sarà tecnologico ma la tecnologia non ha anima, invece la ritroviamo nelle tradizioni dei nostri genitori e dei nostri anni. Il creato, a cui è dedicata questa tradizione, è dono che Dio ci ha dato e dobbiamo custodire”.
Il Fierone prosegue anche lunedì con la giornata di chiusura della manifestazione.