Letizia Moratti in visita alla Nostra Famiglia di Bosisio: “Grande eccellenza”

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La Vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia ha visitato il Padiglione 7 della struttura

“Realtà di ricerca, cura e riabilitazione, un’eccellenza del nostro territorio”

BOSISIO PARINI – La Vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti in visita alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini questa mattina, venerdì 29 aprile. Dopo aver partecipato all’inaugurazione della Casa di Comunità a Olgiate Molgora, la Vicepresidente Moratti ha fatto tappa al Padiglione 7 della Nostra Famiglia per un breve tour della struttura e conoscerne le eccellenze. L’Associazione, che lavora con l’IRCCS Medea, è riconosciuta come una delle più grandi e qualificate strutture in tutta Europa per l’attività clinica e riabilitativa affiancata dalla ricerca in neuroriabilitazione. La sede di Bosisio Parini, nata nel 1963, è la più grande nel nostro paese.

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L’arrivo di Letizia Moratti alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini

Ad accogliere la Vicepresidente Moratti c’erano la Presidente Luisa Minoli, il Direttore Generale Marcello Belotti, il Direttore Scientifico Maria Teresa Bassi e la Direttrice Generale Regionale de La Nostra Famiglia Francesca Pedretti. Presenti anche il Direttore Sociosanitario di Ats Brianza dott. Antonio Colaianni, il presidente di Univerlecco Vico Valassi e il consigliere Regionale Mauro Piazza.

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Con gli operatori di Neurofisiatria

Nel breve tour del Padiglione 7 Letizia Moratti ha visitato dapprima l’Area Neurofisiatrica che si occupa di diagnosi clinica, diagnosi funzionale, di percorsi riabilitativi e di riabilitazione delle funzioni adattive nel bambino e giovane con disabilità neuromotoria, cognitiva e sensoriale sia di origine congenita che acquisita. Con la responsabile dell’Area Sandra Strazzer la Vicepresidente ha avuto modo di conoscere gli operatori e alcuni dei piccoli ospiti e le loro famiglie, tra cui Davide, di appena 50 giorni, ‘mascotte’ del reparto.

nostra famiglia letizia morattiQuindi il tour è proseguito nel reparto di Neuroradiologia dove l’Ing. Denis Peruzzo ha mostrato alla Vicepresidente la risonanza magnetica. Si tratta di un’apparecchiatura RM 3 Tesla di ultima generazione con una bobina per encefalo a 32 canali. Questa viene utilizzata sia per attività clinico-diagnostica sui pazienti ricoverati presso l’Istituto sia per studi di ricerca. “La Risonanza Magnetica è l’unica modalità attualmente disponibile per esaminare il sistema nervoso centrale in maniera non invasiva, non pericolosa in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti e il più approfondita possibile” ha spiegato l’Ing. Peruzzo. “Rispetto alle RM da 1.5T, l’apparecchiatura da 3T offre una maggiore risoluzione spaziale che si traduce in un’elevata resa diagnostica”.

nostra famiglia letizia morattiDa ultimo, visita all’AstroLab, il primo laboratorio italiano hi-tech per bambini e ragazzi inaugurato nel 2019. A fare ‘gli onori di casa’ Gianluigi Reni, responsabile della Ricerca in Tecnologie Applicate all’IRCCS Medea, che ha illustrato alla Vicepresidente Moratti il funzionamento del laboratorio: 475 metri quadrati, sei locali dedicati ad ospitare le attrezzature per la ricerca e la riabilitazione, un locale per la stampa 3D, quattro studi per una decina di ricercatori ingegneri. AstroLab è un laboratorio di ricerca e di cura che mette a disposizione dei piccoli pazienti spazi terapeutici dove le attività riabilitative assumono la forma di un gioco, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad ambienti dall’aspetto futuristico.

nostra famiglia letizia morattiAl termine della visita la Vicepresidente di Regione Lombardia ha espresso un sentito ringraziamento a tutti gli operatori che lavorano presso la struttura che “con passione e competenza si adoperando sia nell’ambito della ricerca e della cura che della riabilitazione”.

nostra famiglia letizia morattiLa Nostra Famiglia è una grande eccellenza, una realtà di ricerca, di cura e di riabilitazione molto particolare perché é orientata prevalentemente ai bambini, con le specificità che vi sono proprie. Nell’iniziare un percorso di riabilitazione non si può prescindere da un percorso di diagnosi, queste specificità credo meritino un approfondimento adeguato – ha commentato – è un progetto che integra tante competenze di carattere medico, scientifico, robotico, ma anche sociale e scolastico. Pertanto ritengo sia un percorso che meriti di essere studiato e portato avanti. Ringrazio ancora tutti per questa bella opportunità e auguro buon lavoro” ha concluso.

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