La cerimonia ieri sera, lunedì, in occasione della festa patronale
L’appello del dottor Pezzuto: “La battaglia contro il virus la si vince sul territorio grazie ai vaccini. Riaprire i centri di vaccinazione territoriali”
OLGIATE – Cerimonia sentita e partecipata, anche se chiaramente caratterizzata dalla limitazioni dovute al Covid con distanziamento in aula consigliare e diverse persone collegate da remoto, quella che si è tenuta ieri, lunedì 12 aprile, a Olgiate. In occasione della festa patronale, l’amministrazione comunale ha voluto conferire le benemerenze civiche a chi, nell’ultimo anno, si è particolarmente distinto portando in alto il nome del paese.
Le benemerenze civiche
Un riconoscimento al merito e al valore che, in un anno ancora caratterizzato dalla pandemia, non poteva non andare ai medici di medicina generale e ai pediatri che si sono trovati “al fronte” a gestire, dal e sul territorio, lo tsunami del coronavirus. La benemerenza è anche stata tributata ai ragazzi della Sbiellata, che per 10 anni di fila, hanno regalato a Olgiate una manifestazione unica nel suo genere, capace di generare, a suon di musica, buon cibo e divertimento, anche tanta solidarietà e iniziative benefiche. Menzione alla memoria poi per Franco Gilardi, volontario fondatore dell’Auser di Olgiate. Tanti volti quindi che, ciascuno con la propria espressività, hanno saputo raccontare il meglio del paese, testimoniandone la ricchezza e la vivacità del tessuto sociale.
Non a caso l’assessore Matteo Fratengeli e il consigliere di minoranza Agnese Mozzanica (connessa come altri consiglieri da remoto) hanno voluto sottolineare l’arrivo di numerose candidature per la benemerenza civica a rimarcare attenzione e sensibilità verso chi riesce a essere, nella vita di ogni giorno, testimone di altruismo e vicinanza all’altro. E’ toccato poi al sindaco Giovanni Battista Bernocco, con un filo di emozione, consegnare le benemerenze dopo la lettura delle motivazioni di assegnazione di ciascun riconoscimento.
Medici di base e pediatri
La pediatra Anna Villella a nome dei colleghi che prestano servizio nell’area afferente a Olgiate ha parlato delle difficoltà ancora in essere a un anno dalla pandemia (“le mascherine che indossiamo fanno parte del lotto che la Guardia di Finanza sta ritirando) e ha voluto ringraziare le istituzioni locali per la collaborazione durante l’organizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale che ha riguardato anche i più piccoli. Un riferimento, quello alla vaccinazione, questa volta contro il coronavirus, a cui ha fatto cenno anche il dottor Roberto Pezzuto, medico di base, che, senza troppi giri di parole, ha ribadito l’importanza, per realtà piccole come Olgiate, di tenere aperti i centri vaccinali di prossimità da affiancare ai grandi hub.
L’importanza dei centri vaccinali di prossimità
“La battaglia contro il virus è ancora un po’ lunga. Olgiate ha dimostrato in tutti questi mesi la capacità e la volontà dei cittadini normali di partecipare a questa guerra – ha sottolineato il medico di base, ricordando i colleghi Ivan Mauri di Brivio e Anna Maria Focarete di Garlate, morti a causa del virus -. Un anno fa eravamo tutte reclute al fronte, ora siamo diventati veterani e non ci sono concessi errori. In ospedale stanno continuando a combattere con il coltello tra i denti, ma la vittoria la si otterrà solo sul territorio grazie al vaccino”. Medici e sindaci insieme, ha concluso Pezzuto rimarcando anche la lettera inviata dai primi cittadini in Regione.
I ragazzi della Sbiellata
E’ poi toccato ai ragazzi della Sbiellata ricevere il riconoscimento, ritirato, a nome di tutti, da un unico esponente del nutritissimo gruppo di volontari che, fino al 2019, hanno animato e colorato San Zeno con 4 giorni di festa a inizio estate. “Sarebbe stato più bello festeggiare questa benemerenza tutti insieme e lo faremo non appena sarà possibile. Siamo emozionati e vogliamo ringraziare il sindaco e la commissione per questo premio, e, soprattutto, don Giancarlo Cereda che ci ha fatto nascere e crescere”.
Alla memoria di Franco Gilardi
L’ultimo riconoscimento è andato alla memoria di Franco Gilardi, indimenticato volontario Auser, fondatore della sezione olgiatese dell’associazione. A ritirare la benemerenza la figlia Donatella: “Questo per me è un momento di gioia quanto di dolore perché le ferite sono ancora aperte. Quando ho saputo della benemerenza a mio padre, mi è esploso dentro un sentimento di umanità che è forse quello che manca a tutti noi in questo periodo in cui non è facile riuscire a restare vicini gli uni agli altri. Ringrazio Giorgio Munari per la candidatura di mio papà, un volontario super attivo per cui l’Auser era la prima casa. Sono felice che l’Auser sia ancora oggi una realtà molto attiva e mi commuovo quando vede un loro furgoncino passare per le vie di Olgiate”.
Durante la cerimonia sono state conferite anche le borse di studio di storia locale: qui l’articolo