I sentiti ringraziamenti del sindaco Dante De Capitani
“Non si è mai tirato indietro, senza mai mancare un colpo e i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti”
PESCATE – Ultimo giorno di lavoro oggi, venerdì, per il capostradino di Pescate Cateno Cannavò, 53 anni, originario di Limina in provincia di Messina, e a Pescate dal 2001. Una persona conosciuta e stimata in paese, a cui il sindaco Dante De Capitani ha voluto pubblicamente rivolgere un grande ringraziamento per il lavoro svolti in tutti questi anni.
“Il ‘signor Cateno’, come tutti lo chiamano a Pescate, figura notissima non solo in paese ma anche fuori, soprattutto a Casatenovo dove abita e fa parte di numerose associazioni culturali, è anche uomo di cultura e teatro e prossimo alla laurea in lettere – racconta il sindaco -. La sua passione letteraria e l’amore incondizionato verso la sua famiglia lo hanno portato anche a scrivere un libro ‘Storia di un’anima’ dedicato alla sorella scomparsa in tenerissima età, presentato qualche anno fa anche a Pescate dallo storico giornalista Aloisio Bonfanti. Uomo molto religioso e devoto alla Madonna della Catena, a Pescate siamo abituati a vederlo in divisa arancione ma nel tempo libero si veste in maniera ricercata curando ogni minimo particolare dell’abbigliamento e colleziona cravatte e papillon”.
Tutti i giorni da Casatenovo, dove abita, giunge a Pescate: “Non è per questo che lascia Pescate, paese che credo gli rimarrà nel cuore – racconta il sindaco -. Nella mia concezione di paese il signor Cateno rappresenta il mio più importante punto di riferimento sul territorio, non esiste giorno che non riceva almeno un mio messaggio su Whatsapp, a qualunque ora perché poi mi dimentico che c’è un cartone da raccogliere, un cartello da sistemare, erbacce da togliere, fiori da bagnare, una scritta sul muro da cancellare. E lui lo stesso giorno o al massimo la mattina seguente impartisce le disposizioni a sé o agli altri stradini, senza mai tirarsi indietro e senza mai mancare un colpo e i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti”.
“Già all’inizio del mio secondo mandato da sindaco mi manifestò l’intenzione di cambiare lavoro, ma io lo convinsi a restare. C’erano ancora degli equilibri da sistemare e da affinare e ritenevo fondamentale la sua presenza. La ritengo fondamentale anche oggi, ma so anche che adesso c’è un percorso ben tracciato e consolidato. Gli ‘stradini di Pescate’ sono noti in tutta la provincia, e non solo per il celebre manifesto. E chi verrà dopo di lui troverà un servizio che funziona a memoria”.
Il signor Cateno andrà a fare l’amministrativo in una scuola: “Auguri signor Cateno per il suo nuovo lavoro dietro una scrivania”.