Rogeno: un’antenna per telefonia vicino al cimitero, l’Amministrazione fa chiarezza

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“Il progetto è stato presentato in Comune dopo l’accordo tra l’installatore e il proprietario, lasciando poco spazio di manovra all’Amministrazione”

Il comune ha assunto esperti per le valutazioni urbanistiche e paesaggistiche

ROGENO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Recentemente è pervenuta agli uffici competenti una pratica per la realizzazione di una stazione radio base, comunemente un’antenna per telefonia mobile, in un campo privato vicino al cimitero di Rogeno. L’installatore ha già trovato un accordo con il proprietario del campo senza alcun confronto preliminare con l’amministrazione, e ha quindi presentato la pratica sostanzialmente a “giochi fatti”, limitando la possibilità del Comune di intervenire con le opportune verifiche.

L’installazione, essendo stata proposta su un terreno privato, presenta una situazione ben diversa dalle quattro già affrontate dall’amministrazione negli ultimi 5 anni. Se si pensa alla situazione della frazione Maggiolino nel 2020, quando un’assemblea pubblica decise di non mettere a disposizione terreni comunali, la condizione odierna è ben diversa. ARPA Lombardia ha già analizzato tutti i documenti e si è espressa favorevolmente per quanto riguarda il rispetto dei limiti relativi all’esposizione elettromagnetica, ma il Comune, da parte sua, ha richiesto la documentazione integrale per eseguire indipendentemente le opportune verifiche.

L’amministrazione ha inoltre assunto professionisti qualificati per sostenere le opportune valutazioni urbanistiche e paesaggistiche nell’interesse della collettività. Al momento, per quanto di competenza comunale, i regolamenti vigenti risultano rispettati e simili impianti sono classificati come opere di urbanizzazione primaria, riconosciute come fondamentali per garantire servizi essenziali alla popolazione, tuttavia la procedura non è ancora conclusa.

L’Amministrazione Comunale intende comunque rassicurare i cittadini: la tutela della salute pubblica e la minimizzazione dell’impatto ambientale dell’opera restano al centro dell’azione amministrativa, così come il rispetto del territorio e delle sensibilità della comunità locale. Allo stesso tempo, si è espresso forte rammarico per l’attuale quadro normativo nazionale, ritenuto eccessivamente permissivo e limitante verso il potere di intervento dei Comuni. Infine, l’Amministrazione non può che deplorare il fatto che l’abituale prassi di confronto con l’Ente locale sia stata completamente bypassata, con la presentazione della pratica in fase ormai avanzata, senza alcuna consultazione o valutazione condivisa sulla scelta del sito”.