L’intervento, in carico al Parco Adda Nord, è stato autorizzato in deroga alle misure di conservazione della Zsc Palude di Brivio
Il sopralluogo effettuato dalle Gev del Parco ha evidenziato, oltre alla moria dei pesci, lo stato di alterazione dell’habitat naturale
BRIVIO – Al via oggi, venerdì 16 aprile, i lavori alle Stoppate per garantire un rifornimento idrico adeguato per favorire la sopravvivenza delle specie ittiche e dell’avifauna. L’intervento è in carico al Parco Adda Nord che ha chiesto e ottenuto dalla Provincia di Lecco l’autorizzazione per un intervento in deroga alle misure di conservazione della ZSC Palude di Brivio.
La diminuzione della portata del fiume Adda e le condizioni meteo siccitose delle ultime settimane hanno infatti particolarmente aggravato la situazione alle “Stoppate di Brivio”, provocando una vera e propria moria di pesci in uno dei cinque siti già inseriti nel progetto “Interventi di miglioramento e rinaturalizzazione dell’alveo del fiume Adda e di ambienti umidi perifluviali” finanziato in buona parte da Regione Lombardia.
Le operazioni programmate prevedono un doppio intervento: la realizzazione ex novo di un canale di alimentazione del primo bacino delle Stoppate e la riprofilatura – tramite asportazione di materiale – del canale esistente di alimentazione del secondo bacino delle Stoppate. Verrà data priorità al ripristino del collegamento tra fiume e secondo bacino delle Stoppate, trattandosi di un intervento più breve e meno impattante sull’ambiente a canneto. In assenza di criticità si proseguirà con i lavori necessari per l’apertura del canale di alimentazione del primo bacino.
Dal parco Adda Nord fanno sapere: “Nel rispetto delle misure di conservazione della Zona Speciale di Conservazione Palude di Brivio che vietano lavori di contenimento dell’interrimento naturale degli ambienti acquatici nel periodo compreso tra il 1 marzo e il 15 agosto, i lavori sarebbero cominciati dopo tale data, ma la situazione venutasi a creare recentemente, di scarso contributo idrico, compromette la conservazione dell’habitat acquatico 3150 a scapito della sopravvivenza e riproduzione di specie ittiche e ornitiche che proprio nelle Stoppate conducono parte del proprio ciclo vitale. Non solo moria di pesci come è stato anche constatato durante un sopralluogo effettuato il 2 aprile dai tecnici del Parco accompagnati dalle Guardie Ecologiche Volontarie, ma anche alterazione di un habitat in cui l’avifauna trova le condizioni ideali per nidificare. Il sopralluogo ha inoltre evidenziato che attualmente, nelle aree destinate al cantiere, non è in corso alcuna nidificazione, potenzialmente danneggiabile in caso di lavori”.
Da qui il via libera all’intervento, iniziato proprio oggi.