Giuseppe Biffi, Tranquillo Doscio, Giuseppe Rusconi, Cesare Rusconi e Pietro Tentori
“Queste persone sono un modello di riferimento per la loro capacità di sacrificio”
VALMADRERA – Il Prefetto Castrese De Rosa, insieme ai sindaci di Valmadrera, Antonio Rusconi; di Civate, Angelo Isella e di Annone Brianza, Patrizio Sidoti, ha consegnato nel pomeriggio di giovedì, presso la sala consiliare di Valmadrera, cinque Medaglie d’Onore a cittadini che, dopo l’8 settembre 1943, non aderirono alla Repubblica di Salò e furono deportati nei lager nazisti.
La cerimonia, ha ricordato il Sindaco Rusconi, si ricollega idealmente a quella svoltasi lo scorso 7 giugno con la consegna della Costituzione ai neo 18enni, perché non c’è futuro se non c’è memoria; Rusconi ha invitato non solo a ricordare questi militari che con il loro “no” hanno scelto di stare dalla parte giusta, ma anche a ringraziarli perché, soprattutto oggi, in un tempo difficile in cui l’Italia sta cercando di ripartire, dopo la grave crisi dovuta la Covid-19, costituiscono un modello di riferimento per la loro capacità di sacrificio.
Parole di ringraziamento e di invito a non dimenticare il coraggio della scelta compiuta da questi concittadini a cui è stata conferita la medaglia sono state espresse anche dai Sindaci di Annone e di Civate che hanno inoltre sottolineato l’importanza della presenza del Prefetto e del suo sostegno all’azione dei Sindaci. Il Prefetto De Rosa che ricordato la preziosa opera di ricerca del capogruppo degli Alpini Mario Nasatti, grazie al quale è stato possibile avviare l’iter per il conferimento delle medaglie con la ricostruzione della storia dei militari internati del territorio lecchese, ha voluto inoltre richiamare l’attenzione sull’impegno quotidiano dei Sindaci a favore del loro territorio, esprimendo inoltre apprezzamento per la vivacità delle comunità locali testimoniata, tra l’altro, dall’alto numero delle associazioni attive.
La cerimonia è quindi proseguita con la consegna ai parenti delle medaglie, conferite a Giuseppe Biffi, Tranquillo Doscio, Giuseppe Rusconi, Cesare Rusconi e Pietro Tentori.