“Aggiungi un posto a tavola” – Storie di fiducia e successo alla cena del Cfp Aldo Moro

Tempo di lettura: 3 minuti
CFP Aldo Moro Valmadrera Giubileo 2025 (4)

L’oratorio di Valmadrera ha ospitato una cena con alunni e docenti del Cfp Aldo Moro per celebrare il Giubileo 2025 e raccontare storie di speranza

VALMADRERA – Una cena speciale si è tenuta all’oratorio di Valmadrera per celebrare il Giubileo 2025, coinvolgendo gli alunni e i docenti del Cfp Aldo Moro. Il tema della serata, scelto da Papa Francesco per l’intero anno, è stato la speranza.

Durante l’evento che si è svolto ieri, sabato, il direttore del centro, Marco Anghileri, ha raccontato storie concrete di docenti e studenti che rappresentano un esempio tangibile di speranza. Cristian, ad esempio, ha raccontato come inizialmente avesse scelto la scuola di termoidraulica senza passione, ma oggi, dopo 12 anni di esperienza in un’azienda, ha deciso di mettersi in proprio per garantire un futuro alla sua famiglia. Concludendo il suo intervento, ha affermato: “Davvero il pessimismo non serve”.

CFP Aldo Moro Valmadrera Giubileo 2025 (4)

Sebastian, un ventenne di corporatura robusta, ha condiviso la sua esperienza: “I prof proprio non riuscivano a tenermi a freno in classe, ne ho combinate di tutti i colori… Anch’io ho frequentato il corso di termoidraulica, ma ora lavoro nel settore turistico, dopo un altro corso, grazie soprattutto ai prof che mi hanno seguito da vicino”. Rayan ha continuato gli studi, ottenendo una qualifica che lo ha portato al diploma di maturità.

Aurora e Mattia, che avevano pensato di abbandonare i rispettivi percorsi di ristorazione e meccanica, hanno superato momenti difficili: Aurora ha concluso il suo percorso con il massimo dei voti, mentre Mattia ha trovato un lavoro sicuro e ben posizionato. Tutti hanno voluto esprimere gratitudine verso i loro insegnanti, in particolare verso Armando Turrisi, tutor degli stage, che da 37 anni lavora al Cfp.

CFP Aldo Moro Valmadrera Giubileo 2025 (4)

Dietro queste storie di successo, c’è sempre qualcuno che ha creduto nei ragazzi. La psicologa Monica Panzeri ha commentato: “Molti alunni arrivano con bassa autostima, a volte dopo esperienze negative in altre scuole. La speranza sta nell’offrire un’alternativa, che esiste sempre, incontrando qualcuno che ti aspetta e che vuole vedere il meglio di te”.

Anche la docente Chiara Sandionigi ha sottolineato l’importanza delle relazioni nel contesto educativo: “Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale e il docente non è più l’unico depositario del sapere. È sempre più importante la relazione. Sono i positivi rapporti con gli alunni che ogni mattina mi fanno andare a scuola con il sorriso, mai controvoglia”.

Il direttore Anghileri ha aggiunto: “Nel nostro statuto si parla esplicitamente di formazione integrale della persona. Non è un caso che da 23 anni sia presente una psicologa nella nostra scuola”.

L’iniziativa, con lo slogan “Aggiungi un posto a tavola”, proseguirà il prossimo 17 maggio con un’altra cena e nuove testimonianze di storie di speranza, questa volta legate al Centro Farmaceutico Missionario.