Il Comune di Malgrate brinda al lungolago concluso e guarda oltre
Si punta alla ciclabile verso Paré e alla città ‘giardino’
MALGRATE – Per l’inaugurazione ufficiale si aspetteranno tempi migliori e meno complicati dall’attuale emergenza sanitaria, nel frattempo però l’amministrazione comunale di Malgrate ha voluto presentare alla stampa i lavori ormai terminati da qualche giorno del nuovo lungolago.
Si tratta dell’ultimo tratto che conclude i circa 800 metri della bella passeggiata di Malgrate. Per quest’ultimo lotto sono stati investiti 800 mila euro, la metà finanziati dall’Autorità di Bacino.
“Ufficialmente l’intervento è finito il 12 dicembre, nei tempi previsti dall’accordo di programma tra Autorità di Bacino e Regione Lombardia per l’ottenimento dei finanziamenti, che imponevano la scadenza entro il 15 dicembre di quest’anno – ha spiegato il sindaco Flavio Polano accompagnato dalla Giunta – ora manca l’installazione dei bagni autopulenti, compresi nei fondi stanziati ma che saranno realizzati entro la primavera con un appalto diverso, mentre la pista ciclabile sarà nuovamente pitturata dall’impresa, visto che in alcuni tratti la colorazione del manto non ha dato i risultati previsti”.
Inoltre, ci sarebbe l’accordo per lo spostamento dell’attuale edicola in un’altra postazione, subito dopo il viale dei cipressi, che potrebbe diventare un chiosco: “Dipenderà dall’intenzione dell’operatore privato, noi siamo favorevoli anche al posizionamento di tavolini e sedie di fronte alla struttura” ha fatto sapere Polano.
E’ stato infine svelato lo ‘specchio’ in acciaio della pensilina di fronte al Ponte Kennedy che riflette il lago e le montagne circostanti. In alto una scritta dedicata al romanzo dei Promessi Sposi.
Riguardo alla spiaggia non ci sono ‘mire’ ulteriori rispetto all’attuale tratto già definito nel primo lotto dei lavori, dove già è sistemata la sabbia. Dal prossimo anno dovrebbe arrivare la conferma da ATS sulla balneabilità dell’acqua. “Questo lungolago non vuole essere un lido – ha ribadito il sindaco – è stato pensato e progettato come un luogo per passeggiare, una concezione più qualificante per il nostro paese”.
Un sogno realizzato
“Ricordo quando l’allora sindaco Gianni Codega nel lontano 2007 lanciò questa idea a tutto noi è sembrata un sogno, una sfida – ha ricordato Polano – Ora possiamo dire che questa sfida l’abbiamo vinta: dopo 12 anni siamo riusciti a realizzare e terminare quest’opera che ha dato sicuramente lustro a Malgrate”.
Un progetto che proseguirà in primavera con la riqualificazione anche del marciapiede a lago della frazione Porto, con la sostituzione dei parapetti che saranno identici a quelli già installati sul lungolago e sul ponte Kennedy. “Purtroppo non possiamo fare di più perché la Soprintendenza ci ha vietato di fare un passaggio a sbalzo, quindi lo spazio è limitato. Pensiamo però di mettere un totem nelle vicinanze dell’ingresso al ponte Kennedy”.
Altri sogni nel cassetto
Malgrate intanto continua a sognare e altri progetti stanno per essere messi in campo: il più importante è sicuramente la ciclopista che dovrà collegare il lungolago a Paré passando dalla Rocca e che salendo dal Rio Torto si collegherà a Civate e al lago di Annone.
“Adesso è un sogno ma condiviso anche con altri Comuni – ha sottolineato Polano – Ne stiamo discutendo con gli altri sindaci e svilupperemo questo progetto con uno studio di fattibilità. Il percorso partirà dalla stazione di Lecco, il sindaco Gattinoni ci ha confermato la loro intenzione di realizzare una ciclabile che percorrerà il centro città per arrivare al ponte e quindi collegarsi con la pista”.
Le risorse si possono trovare, ha detto Polano, soprattutto dai bandi dedicati alla mobilità green.
“L’altro grande sogno che stiamo portando avanti è quello di mettere insieme con un percorso i giardini del paese, scavalcando superstrada e ferrovia, cercando anche una soluzione al famoso ‘pratone’ del Rio Torto che potrebbe essere dedicata agli eventi. Un paese giardino. Dopo le festività faremo una presentazione delle planimetrie che si stanno preparando”.
Non ci sarà invece l’attracco dei battelli: la realizzazione di un molo, per le caratteristiche richieste, avrebbe avuto un impatto estetico negativo sul nuovo lungolago.