Da Barzio al Karolinska Institutet: la storia di Paolo, giovane talento della Biomedicina

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paolo ceriani
Il barziese Paolo Ceriani

Il giovane valsassinese è stato ammesso insieme ad altri 50 studenti al prestigioso ateneo svedese

E’ anche stato inserito nella lista dei migliori 111 studenti under 25 e futuri leader italiani. “E’ fondamentale avere un obiettivo nella vita, grande o piccolo che sia”

BARZIO – Dai monti della Valsassina alle aule del Karolinska Institutet di Stoccolma, uno degli atenei più prestigiosi al mondo in ambito medico: è questo il percorso intrapreso da Paolo Ceriani, giovane talento originario di Barzio, oggi studente al primo anno della magistrale in Biomedicina presso l’università svedese dove si riunisce annualmente l’assemblea che assegna il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia.

Un traguardo prestigioso, frutto di impegno, sacrifici e tanta determinazione. Dopo la laurea triennale in Scienze Biologiche all’Università di Milano-Bicocca, Paolo ha deciso di puntare ancora più in alto: “Durante gli anni universitari ho capito che volevo a tutti i costi proseguire il mio percorso all’estero, in un ambiente altamente stimolante. Il Karolinska Institutet rappresentava il sogno: è una delle università mediche più importanti al mondo, terza in Europa dopo Oxford e Cambridge, e interamente dedicata alle scienze biomediche”.

Una sfida tutt’altro che semplice. Ogni anno, più di 800 studenti da ogni angolo del pianeta si candidano per il corso magistrale in Biomedicina. Solo 50 vengono selezionati. Paolo è stato tra questi. Oggi frequenta il programma insieme ad altri 49 studenti provenienti da circa 23 nazionalità diverse. “Essere ammesso è stato il riconoscimento di anni di studio e sacrifici – racconta –. Un traguardo che dimostra quanto l’impegno, la costanza e la voglia di mettersi in gioco possano davvero fare la differenza. Qualità che purtroppo oggi si vedono sempre meno”.

Recentemente, Paolo ha ottenuto un ulteriore riconoscimento: è stato inserito nella lista dei migliori 111 studenti under 25 e futuri leader italiani, classificandosi tra i primi 10 nella categoria Healthcare & Bio Sciences. “Rispetto all’ammissione al Karolinska è stato meno emozionante, ma resta comunque una grande soddisfazione personale. Si tratta comunque di una bella soddisfazione rispetto al cammino che sto facendo e l’impegno quotidiano che metto, senza mai sentirmi arrivato, mantenendo sempre umiltà”.

Ma il messaggio che Paolo vuole lanciare va oltre i riconoscimenti. “Il motivo per cui racconto la mia storia – spiega – è per spronare altri ragazzi come me. Credo sia fondamentale avere un obiettivo nella vita, piccolo o grande che sia. L’importante è darselo e lottare per raggiungerlo, anche quando significa fare rinunce, dire dei ‘no’ che pesano. Alla lunga, quei sacrifici ripagano”.