Sono una sessantina le persone in quarantena a Premana
Appello dal Comune ai cittadini: “Anche in zona gialla valgono le indicazioni di sempre”
PREMANA – “La diffusione del contagio continua ad estendersi a livelli preoccupanti” così il Comune di Premana ha annunciato gli ultimi dati relativi all’emergenza Covid in paese.
L’ultimo rapporto di oggi da parte di ATS, indica 61 persone in sorveglianza attiva, di cui: 35 positivi al virus e quindi sotto sorveglianza attiva con l’obbligo di restare a casa e 26 sono contatti stretti anche loro con l’obbligo di rimanere a casa fino al termine della quarantena indicata per ognuno da ATS.
“Sollecitati dai Medici di base e dalla Pediatra, ci siamo confrontati con il Prefetto e la direzione generale di ATS, per capire quali azioni mettere in campo per cercare di contenere/fermare il contagio – spiegano dall’amministrazione comunale – La risposta è stata la stessa che tutti noi conosciamo ormai da un anno a questa parte, ovvero la responsabilità personale di ognuno di noi nel rispettare le indicazioni principali” quindi l’uso della mascherina, il distanziamento sociale e lavarsi frequentemente le mani.
“Non perché siamo in zona gialla dobbiamo dimenticarci di queste tre importanti indicazioni” – scrive il Comune – tra l’altro la mascherina e il distanziamento sono un obbligo previsto da DPCM e quindi anche perseguibile per legge. Abbiamo chiesto la collaborazione alle Forze dell’Ordine per un maggior pattugliamento sul territorio, al fine di sensibilizzare maggiormente tutti al rispetto delle regole in vigore”.
“Consapevoli di richiedere un ulteriore sforzo, richiamiamo tutti i cittadini premanesi alla responsabilità di seguire le indicazioni conosciute al fine di tutelare la propria salute e quella delle persone più fragili, che potrebbero subire gravi conseguenze dall’eventuale contagio. Infine, indipendentemente dalla situazione emergenziale – conclude l’amministrazione comunale – è opportuno ricordare alla cittadinanza (bambini, genitori, ragazzi maggiorenni e adulti in generale) che è comunque vietato giocare a pallone nell’atrio della scuola, provocando danni alla proprietà pubblica.
E’ inoltre vietato organizzare feste con musica che disturbino la quiete pubblica a qualunque ora della giornata”.