LECCO – Anche il centrocampista Roberto Guitto ha dato l’addio al Lecco, il napoletano ha raggiunto l’accordo con il Gozzano, formazione di serie D, e ha chiesto il nullaosta per potersi unire alla sua nuova squadra. Con mister Stefano Cuoghi restano ad allenarsi in diciannove.
Al termine della gara contro il Caravaggio, il tecnico bluceleste aveva chiesto ai suoi ragazzi di riflettere e presentarsi al primo allenamento della settimana solo se intenzionati a restare in squadra almeno fino a dopo la trasferta a Seregno. Chi avesse già deciso di lasciare Lecco, invece, avrebbe dovuto farlo già da martedì. Così è stato per Roberto Guitto, il centrocampista non ha raggiunto i compagni per gli allenamenti al Rigamonti Ceppi spiegando di aver trovato casa a Gozzano.
Ad annunciare la partenza del centrocampista è stato lo stesso Cuoghi, prima degli allenamenti odierni: “Guitto ci ha comunicato la sua intenzione di andare al Gozzano e ha chiesto il nullaosta, ora mi sono rimasti diciannove ragazzi, ma finché ne avrò almeno undici scenderò in campo”.
“Viviamo di settimana in settimana – continua il mister bluceleste – ma chi si è presentato agli allenamenti oggi deve garantirmi la sua disponibilità per la trasferta a Seregno, è una questione di rispetto nei miei confronti, nei confronti dei compagni e dei tifosi. Dei diciannove presenti Karamoko non può allenarsi perché è infortunato, mentre Riva resterà fermo fino a venerdì per un problema fisico, ma mi ha assicurato che per domenica riuscirà ad essere in campo”.
Domenica il Lecco dovrà affrontare la difficile trasferta a Seregno, ma è ormai chiaro che la partita più importante sarà quella che si giocherà il primo dicembre in Tribunale.
“Ora – conclude Cuoghi – dobbiamo cercare di vivere serenamente questi dieci giorni, vorrei che fosse già il primo dicembre per affrontare subito la situazione. Io voglio andare avanti, lo faccio per la passione che mi lega a questo mestiere, prima di farmi morire devono uccidermi tre volte”.
In vista della trasferta brianzola la speranza è quella che i diciannove rimasti tengano fede alla promessa fatta al mister e non regalino brutte sorprese all’ultimo minuto.