Terzo titolo tricolore consecutivo di specialità per la lecchese, agguantato a Mezzolombardo
Si chiude per Colli una stagione intensa, qualche giorno di stop e poi si guarderà all’Olimpiade di Parigi 2024
MEZZOLOMBARDO (TN) – Beatrice Colli è riuscita nell’impresa: è suo per il terzo anno consecutivo il titolo di campionessa italiana Speed nella disciplina dell’arrampicata sportiva. Un traguardo che arriva pochi giorni prima di compiere 19 anni a Mezzolombardo (Trento) e segna la chiusura di una stagione ad alta intensità per la lecchese, originaria di Colico.
Beatrice, quinta al Campionato Europeo disputatosi il 15 Settembre a Roma nel prestigioso Foro italico, nel 2023 ha anche dominato la Coppa Italia Speed con 5 vittorie su 6, ritoccato più volte il record italiano portandolo a 6″90, e conquistato un bronzo agli eurogames in Polonia a luglio e un quarto posto nella tappa di Coppa del Mondo di Villars. E ieri, sabato, al Parco Dalla Brida, è arrivata l’ennesima consacrazione a livello nazionale.
“Stagione ancora più impegnativa delle precedenti – sottolinea Fabio Palma, suo allenatore -. Nonostante ne avesse ancora l’età, Bea non ha disputato alcuna gara giovanile, dove avrebbe puntato alla prima Tripletta mondiale Speed della storia e a una finale Boulder. Solo gare senior, tra cui le tappe di Coppa del mondo in Corea, Indonesia, Stati Uniti e Cina. La più grande delusione è stata il Campionato Mondiale di Berna il 10 Agosto, era in grande forma e quel 17° posto davanti a migliaia di spettatori è stato devastante. Eppure meno di 36 ore dopo ha ripreso ad allenarsi duramente per provare a strappare il Pass Olimpico a Roma, al Foro Italico”.
“Quei dodici giorni di ritiro sono stati mentalmente durissimi – confessa Palma – non ho mai neppure lontanamente assistito a una prova mentale così ardua. Era l’atleta italiana su cui puntavano Coni, Federazione, pubblico. E’ stata grandiosa, la migliore gara della sua vita, ma al momento tre polacche sono troppo forti. Siamo cresciuti entrambi in quei 40 giorni da Berna a Roma, e anche dopo, eravamo devastati. Io che non ho mosso un muscolo per due giorni non mi reggevo in piedi. È andata in Cina dove ha mancato la finale, 7 giorni dopo Roma si sentiva esausta. Ci siamo confrontati molto, abbiamo ulteriormente esplorato noi stessi. Io non sono fatto per la vacanza, staccare dalla mia professione mi è impossibile e in questi anni allenare è una delle mie professioni. Ma l’atleta è lei, e sono gli atleti che lottano contro la Fatica centrale, che può inibire tutto, affossarti. Sapevamo che il fisico era in forma, ma comandarlo dopo il 15 settembre è stata una battaglia. Voleva onorare il Campionato italiano, e per l’ennesima volta ho ammirato la sua maturità.
Con questa vittoria Beatrice diventa la donna con più titoli italiani Speed. Adesso un attimo di stop e poi sarà tempo di puntare a tutta velocità all’obiettivo olimpico, Parigi 2024, con allenamenti quotidiani alla palestra dei Ragni di Lecco e alla struttura del Politecnico di Lecco in collaborazione con il laboratorio dello sport: “Ora dieci giorni di vacanza per lei, mentre io affinerò i dettagli della pianificazione. Stiamo esplorando la disciplina olimpica con la più rapida evoluzione moderna, quest’anno è scesa 22 volte sotto i 7″30, e sarebbero stati tutti primati mondiali nel 2020. E invece dobbiamo togliere decimi sia dal suo record italiano che dalla media dei suoi tempi migliori”.
Puntare sullo Speed, senza lasciare da parte il resto: “Non abbandonerà mai né il Boulder, dove può vincere il titolo italiano, né la corda, dove può salire l’8c in falesia e puntare ai primi 3 posti in Italia. É giusto al momento lottare per il vertice mondiale Speed, ma sta per compiere 19 anni, meno della metà di atleti al Top mondiale in sport come la pallacanestro NBA. Lo stesso Djokovic ha praticamente il doppio dei suoi anni e il tennis di oggi è completamente diverso da quello del 2004. L’arrampicata ha tre discipline fra loro molto diverse ma come ci sta insegnando Thomas Ceccon (nuotatore), si può essere ad anni alterni al Top mondiale in specialità come dorso e stile libero, certamente non più diverse che Speed e Boulder. Anche nello sci Girardelli dominò prima lo speciale e anni dopo la libera, due discipline agli antipodi”, dichiara l’allenatore di Beatrice.
“Dobbiamo essere aperti, flessibili, attenti e studiare tanto – conclude Palma -. Se in Lecco ci fosse una struttura speed regolamentare e una Boulder con tracciature internazionali non avrei dubbi, sarebbe già in ballo in entrambe in Coppa del Mondo. La logistica detta spesso le priorità. Lei è un talento fisico formidabile e tecnicamente è la polivalente per eccellenza. Fra le tante sfide che affronteremo insieme, ci sarà quella della scelta degli obiettivi in ogni quadriennio olimpico, sulla carta ne può percorrere quattro”.